VIADANA Petrarca-Viadana, in programma sabato a Padova, resta un punto interrogativo. Solo oggi si saprà se il match, valido per la quinta di andata nel Top 10, si giocherà o verrà rinviato a data da destinarsi. Il problema, com’è noto, riguarda l’Argos Petrarca. La compagine veneta, alle prese con diversi casi di positività al Covid, sino ad ora non ha disputato nessuno dei quattro incontri in calendario. Filtra ottimismo, ma prima di sciogliere le riserve c’è da aspettare l’esito dei tamponi. Quanto al Viadana, il nuovo giro al quale si sono sottoposti i tesserati ha dato esito negativo.
I gialloneri finora hanno giocato tre gare (devono recuperare il match interno col Valorugby Reggio Emilia), perdendo quelle esterne con Rovigo e Sitav Lyons Piacenza. Sabato scorso hanno piegato allo Zaffanella il Kawasaki Robot Calvisano. «Quella coi bresciani è stata una vera battaglia – afferma il terza linea del Viadana Duccio Cosi – . Siamo stati molto abili nelle rimesse, anche se all’inizio abbiamo avuto qualche problema in mischia chiusa. Si stanno cominciando a vedere i frutti del lavoro di Fernandez e di Gamboa nel pack. Per quanto mi riguarda, solo da pochi mesi sono approdato da Firenze a Viadana. Mi trovo molto bene, è un ottimo ambiente nel quale si lavora con tanta professionalità. Un ambiente che aiuta a crescere sul piano tecnico e su quello fisico. Spiace che I Medicei, mio ex team, abbiano rinunciato a disputare il massimo campionato per problemi extra agonistici».
Contro l’Argos Petrarca, a Padova, Viadana aveva disputato tempo fa un’amichevole. Poi i molti atleti positivi ai tamponi hanno impedito ai veneti di giocare le gare del Top 10. «Petrarca è una delle squadre che punta in alto – conclude Cosi – , senza dubbio uno dei migliori club in Italia. Noi andremo in campo per fare la nostra gara, come del resto abbiamo sempre fatto finora: col Valorugby in Coppa Italia e con Rovigo all’esordio nel Top 10, gare dove solo nel finale gli avversari sono riusciti a imporsi; come a Piacenza, dove meritavamo di vincere; e come contro Calvisano, che abbiamo sconfitto».
