Tennis tavolo – Europei U19, Nicole Arlia raddoppia il bottino di medaglie: “Manca l’oro ma me le tengo strette”

Nicole Arlia
Nicole Arlia

GLIWICE (Pol) Si conclude con un bellissimo bilancio di due medaglie di bronzo la spedizione di Nicole Arlia ai Campionati Europei Giovanili in Polonia. Dopo il terzo posto con il romeno Andrei Istrate nel doppio misto Under 19, la 17enne mantovana della Brunetti, guidata in panchina dal tecnico Giuseppe Del Rosso, ha concesso il bis nel doppio femminile con la romena Ioana Singeorzan: in semifinale hanno prevalso le polacche Wielgos e Brzyska per 3-1 (6-11, 11-4, 11-5, 11-6), che hanno poi vinto il titolo. Nicole ha comunque riportato l’azzurro sul podio nel doppio Juniores a 23 anni dall’oro di Nikoleta Stefanova (con la croata Paovic), sua prossima compagna di squadra alla Brunetti. L’ultimo italiano a salirci nel misto Juniores era stato un altro mantovano, Leonardo Mutti, nel 2013 con il bronzo con la croata Rakovac. Arlia porta, dunque, a quattro i suoi podi continentali, considerando anche il secondo posto nel doppio femminile con Gaia Monfardini e il terzo in singolare agli Europei U21.
«Due medaglie agli Europei Giovanili – afferma la campionessa mantovana al sito Fitet – sono un gran bel bottino e me le tengo strette. Non pensavo di riuscire a raggiungerle entrambe, anche se sarei stata più felice se fosse arrivata anche quella in singolare. Nel misto con Andrei Istrate avevamo giocato per la prima volta a inizio febbraio di quest’anno in Tunisia e non era andata molto bene. C’erano stati dei miglioramenti a Helsingborg, in Svezia, e ci siamo presentati qui a Gliwice con fiducia. Con il passare delle partite si è creato un rapporto migliore, ora parliamo di più ed è un aspetto che in campo paga». Anche con Singeorzan Nicole era alla terza manifestazione insieme. «Avevamo fatto i Mondiali Juniores dello scorso anno in Tunisia e gli Europei Under 21 ad aprile. Eravamo la testa di serie numero 2, ma le sorprese non mancano mai ed è complicato confermare le gerarchie della classifica. C’è stato un grande spirito di squadra, fra gli allenatori e fra noi due al tavolo e siamo entrate in semifinale. Siamo partite molto bene, mentre abbiamo ceduto nettamente il secondo set. Ci siamo un po’ demoralizzate entrambe, perché non riuscivamo più a trovare il ritmo e a tirare fuori i nostri colpi. Abbiamo perso anche il terzo set, nel quale avevamo il giro favorevole, e nel quarto mi trovavo particolarmente male a giocare la palla che mi arrivava dal puntino lungo di Brzyska. Peccato, perché se avessimo vinto, in finale avremmo affrontato la tedesca Griesel e la romena Mei Rosu, contro le quali ci troviamo molto bene e in allenamento avevamo sempre dominato».
L’eliminazione negli ottavi del singolare ha lasciato un po’ di amaro in bocca. «Contro la slovena Moltara e l’ucraina Pentiuk è filato tutto liscio. Guardando il tabellone avevo visto che negli ottavi mi sarebbe capitata la tedesca Griesel. L’avevo già affrontata agli Europei Under 21 dello scorso ottobre a Cluj-Napoka e mi aveva battuta per 4-1. Ha un gioco che mi dà particolarmente fastidio, perché si gira con il puntino e schiaccia. Anche l’allenatrice tedesca mi conosce bene e aveva preparato la partita nel modo giusto. Sapevo che sarebbe potuta andare in questo modo, il rimpianto è che mi sono un po’ lasciata andare. Sono entrata in campo già molto tesa. Il secondo set perso ai vantaggi è stato un passaggio chiave, se l’avessi portato a casa, sarei rientrata in partita. Ci riproverò la prossima volta».