Antenna radiofonica sul Cocel: un condominio in rivolta

MANTOVA Sebbene nessuno sia ancora in grado di stabilire al 100% una relazione diretta fra l’esposizione alle onde elettromagnetiche emesse da antenne radiotelevisive, di telefonia mobile, ripetitori e danni alla salute, arrivano in Comune sollecitazioni per applicare il principio di precauzione. Lo chiede il capogruppo di Forza Italia  Pier Luigi Baschieri recependo numerose segnalazioni, e auspicando l’adozione di un regolamento comunale per l’installazione e l’esercizio di impianti di teleradiocomunicazione. «È necessario arrivare quanto prima a una mappatura dell’inquinamento elettromagnetico esistente. Più volte i residenti di Borgo Angeli hanno lamentato l’eccessiva vicinanza delle antenne Vodafone al centro abitato; analogo problema al Frassine».
A scatenare l’ennesima diatriba questa volta è l’installazione di una antenna per trasmissioni radiofoniche di una nota emittente locale posizionata sulla copertura del condominio più conosciuto di Lunetta, il Cocel di via Veneto 27-29. Dalla perizia tecnica commissionata dai residenti si evincerebbe che l’antenna per ricezione e trasmissione radio posta sulla sommità del fabbricato non rispetterebbe la normativa vigente e sarebbe pericolosa perchè aumenta la possibilità di fulimazione dell’intero condominio.
«Al di là degli aspetti di carattere tecnico – prosegue Baschieri – sottolineo che quell’antenna per trasmissioni radiofoniche è ubicata a pochi metri in linea d’aria dalle scuole di Lunetta e dal Consultorio dove si recano le donne gravide. Impossibile non interrogare e coinvolgere l’assessore all’ambiente Andrea Murari che con ogni probabilità non è informato della situazione e del contezioso in atto tra residenti e l’emittente locale. Ci sono mille aree pubbliche inutilizzate e distanti dai centri abitati dove poter ubicare queste tipologie di antenne. Servono ordine, regole e controlli per una materia ancora troppo sottovalutata sia dalla normativa che dai comuni che rischiano di avere ecessive onde elettromgnetiche, il profilo paesistico danneggiato e le eventuali spese di disintallazione degli impianti», conclude Baschieri.