BAGNOLO SAN VITO All’Outlet Mantova Village di Bagnolo San Vito si è svolto ieri mattina il vernissage dell’Alfa Food Bagnolese, squadra tra le più attese del panorama pongistico nazionale e reduce da un grande debutto in Sardegna, con il 3-2 al Marcozzi Cagliari. A fare gli onori di casa il dirigente responsabile Paolo Frigeri, affiancato dallo speaker Giordano Sampietri. Con loro il sindaco di Bagnolo Roberto Penna, il delegato del Coni Mantova Tiziana Pikler e il fiduciario Coni Stefano Melli. Nella sala dell’Info Point, a uno a uno sono stati presentati i protagonisti della nuova stagione: il confermato Jordy Piccolin e le new entry Tommaso Giovannetti e il colpo di mercato Mihai Bobocica, tre fra i migliori atleti italiani e pronti a riportare entusiasmo e ambizione in casa Bagnolese. Ad applaudire i giocatori vi erano i ragazzini del settore giovanile, le famiglie e tanti sostenitori del club. Ricordiamo che il team di A1 è allenato da Cristina Semenza, assente ieri perché con le ragazze di A2, e punt anche su due stranieri, che saranno a disposizione per le prossime partite di campionato: lo spagnolo Rafael De Las Heras, già al secondo anno a Mantova, e la novità svedese Hampus Soderlund. Piccolin, alla sua terza stagione consecutiva con l’Alfa Food, ha parlato senza filtri: «Il mio sogno è vincere lo scudetto, non tanto per me, ma per tutte le persone della Bagnolese. Questo club è come una famiglia e quest’anno sono davvero entusiasta del gruppo costruito. Sono felicissimo di giocare con Tommaso e Mihai». «Ho trovato un ambiente familiare – spiega Giovannetti – Paolo e Cristina sono persone d’oro. Con Jordy da una decina di anni viviamo insieme e con Bobo ci conosciamo da tempo. Non posso che essere contento di questo gruppo. Al debutto ero un po’ teso, ma sono certo che le mie gare in singolo miglioreranno». Particolarmente toccanti le parole di Bobocica, veterano del tennis tavolo azzurro e a lungo numero uno del ranking italiano, che ha spiegato le ragioni della sua scelta: «Ho giocato per tanti anni in grandi società, dove ero chiamato per provare a vincere scudetti. Ne ho vinti tanti, anche perché ho avuto la fortuna di giocare appunto in grandi realtà. Ma a un certo punto ho capito che in questi club si perde di vista il lato umano. Sentivo il bisogno di un ambiente nuovo, magari più piccolo, ma stimolante con persone per bene, dove potermi esprimere al 100%. Ho cercato io Bagnolo e sono felice e grato di essere qua: come hanno detto Jordy e Tom, è davvero come essere in una famiglia. Spero che anche il club sia contento del mio apporto tecnico. Bene la prima gara, ma il viaggio è lungo». «Impariamo dalla loro esperienza e professionalità – così Frigeri si è rivolto ai giovani del vivaio – Siamo tutti sulla stessa barca. E ricordiamo Cristina Semenza: è lei il fulcro della Bagnolese». Al termine della presentazione, esibizione dei giovani talenti bagnolesi nella piazza centrale e poi tutti insieme a pranzo.









































