Calcio Promozione – L’Asola vince sul campo del San Lazzaro e vola in vetta (1-2)

MANTOVA Quanto è bello stare lassù. L’Asola di Franzini, dopo quello di sette giorni fa ai danni della Castellana, fa suo il secondo derby consecutivo, quello del “Migliaretto” col San Lazzaro, issandosi al comando della graduatoria assieme al Borgosatollo. Gara in bilico fino alla fine quella di ieri con i padroni di casa che, dopo un avvio di frazioni ad handicap, ha saputo reagire trovando una rete abbastanza fortunosa capace comunque di mantenere in sospeso il risultato sino alla fine. La sfida, giocata sotto un sole ferragostano, è iniziata con circa dodici minuti di ritardo complice l’assenza, rilevata tardivamente dall’arbitro, delle quattro bandierine d’angolo: non proprio un dettaglio. I ventidue in campo non fanno in tempo a prendere le misure che i Pirati del Chiese la sbloccano al 1’ grazie ad un capolavoro balistico del baby Boni, classe 2004, che con una staffilata mancina a mezz’aria dai 25 metri ha insaccato (il pallone aveva in precedenza sbattuto sul palo interno). All’8’ le reti di vantaggio ospiti potrebbero essere già due se Buonaiuto, da pochi metri, non cestinasse malamente a lato. L’unico squillo locale, al 17’, porta la firma di Visentini che su punizione impegna Somenzi. Sul finire di tempo l’azione più bella del match: dalla destra Zaglio pennella per Caldera che apre il piattone al volo trovando la splendida risposta in corner di Varliero. L’inizio della ripresa è il replay di quello della prima frazione; il San Lazzaro è disattento e i biancorossi sono lesti ad approfittarne. Scalvenzi lavora un ottimo pallone sulla destra e mette in mezzo per l’accorrente Caldera che, freddo, spedisce all’angolino in voleè. Prima della classica girandola di cambi, al 56’ Somenzi si iscrive al registro dei presenti con una splendida duplice parata nel cors della stessa azione, su Pini prima e Rasini poi. Lo stesso numero uno asolano non è altrettanto convincente cinque minuti dopo quando legge male una punizione velenosa ma tutt’altro che irresistibile del neo-entrato Cabroni che accorcia. La stanchezza si fa sentire, le squadre calano il ritmo ed i padroni creano una sola altra occasione per pareggiare: Rasini si gira bene, prende la mira e tenta un sinistro a giro sul secondo palo senza fortuna. Asola a bottino pieno, Sanla ancora al palo.