MANTOVA Ripercorrere in solitaria il percorso della Mantova-Borno, tappa del Giro d’Italia del 1981, in solitaria in notturna: è questa la piccola impresa sportiva di Giovanni Rossi, mantovano di Volta trapiantato in Valcamonica, a Borno. Il 38enne, vice campione italiano di UltraCycling lo scorso anno alla 24 ore del Montello, ha deciso di percorrere i 241 km (con 3.000 metri di dislivello) del tracciato originario in primis come allenamento, e poi per cercare sponsor per iscriversi alle gare di UltraCycling Ultrapuane Experience (gara da 350km con 7.000 metri di dislivello) e Terminillo Ultracycling (da 600 km per 9.000 di dislivello).
Il maratoneta delle due ruote, insomma, ci riprova. «L’idea – racconta Rossi – di rifare la tappa del Giro 1981, al di là del fatto che la corsa unisse idealmente il mio comune di residenza e la mia provincia di origine, mi è venuta dopo aver conosciuto personalmente Benedetto Patellaro, il vincitore di quella frazione. Ho completato il tracciato come fosse una “corsa alla francese”, con dei piccoli check point decisi a tavolino. E’ stata una piccola prova generale di una gara da UltraCycling tradizionale, visto che si corre anche la notte. Sono partito da Borno alle 21.30 di martedì 21 luglio e sono arrivato a Mantova alle 8 di mercoledì 22. Ora spero di raccogliere gli sponsor per partecipare a queste corse, penso di avere buone possibilità di piazzamento».