Volley femminile – Buon championsanno Pomì: quattro anni fa il trionfo europeo

Giorgio Bolzoni
Giorgio Bolzoni

MANTOVA Game over. Il volley si ferma dalla serie A alla serie D. Era nell’aria anche se fino all’ultimo si sperava andasse diversamente. C’è il rammarico di non aver portato a termine la stagione ma anche il futuro preoccupa per gli strascichi di vario genere che porterà questa situazione surreale. Il tecnico mantovano Giorgio Bolzoni, primo allenatore dell’Ostiano in B1, prende atto del presente ma guarda anche più avanti. «Dal punto di vista etico-morale è stata la scelta più giusta, basta vedere quanto sta succedendo in Cina visto anche la durata dell’epidemia. Per il movimento della pallavolo è una bella botta per le complicanze che porta lo stop obbligato. Dal punto di vista economico più che sportivo, anticipando l’estate di un paio di mesi, per programmare con una certa solidità il prossimo anno. Si tornerà a giocare pallavolo sicuramente, ma bisogna vedere come verranno strutturate le cose. Nemmeno la Federazione dà certezze alle società e il movimento potrebbe risentirne e uscirne ridimensionato per un paio d’anni. Le società hanno bloccato i pagamenti e ridotto gli ingaggi e chi lavora in questo sport ne risentirà in ragione maggiore. Dal punto di vista funzionale non era possibile davvero continuare. Fermi da 40 giorni era impossibile poter pensare di ripartire subito e anche con la possibilità di allenarti era impossibile spostarsi in sicurezza senza pensare al rischio di ricadute. Sono preoccupato per il futuro di noi allenatori». Bolzoni torna sulla stagione del suo Ostiano. «Alti e bassi con qualche aspettativa maggiore. Il quinto posto finale ci dava ancora la possibilità di entrare nei play off con una certa tranquillità nonostante un paio di infortuni che ci ha messo in difficoltà. Resta la preoccupazione sul tipo di investimenti e progetti che potranno fare le società». Per strappare un sorriso con il tecnico di Viadana ritorniamo a quel 10 Aprile 2016, il giorno della vittoria con la Pomì della Champions: «Fu una vittoria del tutto inaspettata e col tempo ti rendi ancora più conto di che impresa sia stata. Non fu programmata e la assapori per questo di più. Se ne parla ancora, più della vittoria dello scudetto o della Supercoppa. Champions che, per dire, non ha ancora vinto una squadra come Conegliano. I miei ricordi sono legati alle giocatrici che facevano parte di quella squadra. Un gruppo con una bella sintonia, si stava bene in palestra e ci siamo anche divertiti vincendo. Il massimo. Senza dimenticare il lavoro con l’altro Massimo… Barbolini, davvero bravo a gestire tante situazioni. Un bagaglio che mi sono portato dietro negli anni».