Massive Attack, concerto per 9mila in piazza Sordello

MANTOVA A sei anni dalla loro ultima apparizione mantovana, tornano sul palco di Piazza Sordello i giganti del trip-hop Massive Attack per chiudere questa prima metà del Mantova Summer Festival. Misteriosi e oscuri come da tradizione del genere che hanno massicciamente contribuito a fondare nel corso degli anni 90, Robert “3D” Del Naja e Grant “Daddy G” Marshall regalano alla folla accorsa a vederli nella loro unica tappa italiana di quest’anno uno show indimenticabile. 

Sono passati ormai ventisei anni dall’uscita di “Mezzanine”, tra i capolavori del gruppo di certo quello che li consacrò definitivamente, e i Massive Attack non perdono occasione per celebrare quella pietra miliare, si parte infatti con le pulsazioni nero pece di “Risingson”, tra i pezzi più a trazione hip-hop del collettivo inglese, per poi passare a “Girl I Love You”, pezzo invece tratto da “Heligoland” album del 2010 che ad oggi rimane la loro ultima fatica in studio. Ed è proprio su questo secondo pezzo che inizia la parata di ospiti che i Massive Attack hanno deciso di portare in tour con loro. Il primo è il giamaicano Horace Andy, cantante tra i simboli del roots reggae, che si vede seguire da Elizabeth Fraser, accolta trionfalmente sulla leggendaria “Black Milk”, l’ex-voce dei Cocteau Twins lascia estasiata la piazza e tornerà a più riprese sul palco.

Tanti i classici che vanno in scena nella magica nottata virgiliana, si passa attraverso le oscillazioni mesmeriche di “Karmacoma”, le percussioni tintinnanti di “Unfinished Sympathy”, la carezza sensuale di “Safe From Harm”, per arrivare ai fantasmi di “Inertia Creep”. Tutti pezzi eseguiti con energia inesauribile e vivido coinvolgimento e resi ancora più potenti dall’impatto dei giochi di luci e visual art maniacalmente studiate dal collettivo. È impossibile non rimanere ipnotizzati da uno spettacolo del genere e il caloroso pubblico mantovano non perde tempo ad immergersi in queste conturbanti atmosfere, restituendo tangibile affetto agli artisti. Una vera e propria esperienza multisensoriale chiude la magiche serate estive di Piazza Sordello. “Tüt a post?”, chiede ad un certo punto 3D in dialetto. Molto più che “a post” Robert, molto di più.