MANTOVA Sono giorni importanti, per non dire cruciali, in casa Stings. Sembra in dirittura d’arrivo la scelta per quanto riguarda il coach chiamato a occupare il posto lasciato libero da Alex Finelli. Un profilo si è insediato in pole position, ovvero quello dell’ex coach di Imola Emanuele Di Paolantonio, che dovrebbe uscire dal contratto in essere con Imola entro il 15 giugno. In secondo piano le candidature di Cagnardi e Andreazza (profilo giovane proposto al club e che i dirigenti hanno tenuto in forte considerazione per la bravura a lavorare con i giovani). Domani sera si terrà un incontro tra i consiglieri d’amministrazione e si farà un nuovo punto della situazione.
«Stiamo valutando qualche profilo, ci piacerebbe fare anche dei colloqui di persona che ancora non siamo riusciti a fare e speriamo di concludere entro il fine settimana così da poter iniziare a lavorare anche sui giocatori. Quello che stiamo facendo è un atto di fiducia perché la situazione non è rosea. Pompea credo non ci sarà e dobbiamo fare i passaggi con gli sponsor, abbiamo 140 aziende e dobbiamo capire da loro com’è la situazione. Vogliamo fare il campionato, poi non sappiamo ancora come», il commento di Gabriele Casalvieri. Il ds getta un po’ di acqua sul fuoco anche sul rinnovo di Ghersetti: «Ha scherzato su Facebook e non è vero che Ghersetti ha rinnovato per due anni, è un nostro obiettivo e vogliamo rimanga con noi. Speriamo di riuscirci». Più in salita la strada per trattenere Visconti («Ha l’ambizione di giocare in Serie A»), mentre «Ferrara è ancora sotto contratto però dobbiamo vedere cosa fare, Sarto ha il contratto; Poggi, Maspero e Raspino sono in scadenza. Infante ha il contratto 1+1 ma è da valutare». Nel frattempo, l’ex biancorosso Valerio Cucci ha raggiunto Finelli a Scafati, che si è accaparrata anche l’esperto Luigi Sergio (ex Bergamo), mentre Ferrara è interessata a Martino Mastellari. Caserta dovrebbe affidare a Pino Corvo il ruolo di direttore sportivo e Andrea Diana è vicino al rinnovo del contratto come coach di Verona. Si allunga la lista di club in difficoltà: dopo Biella e altre società, anche Roseto sta facendo valutazioni sul proprio futuro e Imola valuta l’autoretrocessione in A2 e l’assemblea dei soci si è data dieci giorni in più per vagliare le opzioni sul futuro della società. Cento tenta invece il ripescaggio in A2. Per arginare la crisi di tante società, il presidente Fip Gianni Petrucci spinge affinché «l’unica misura è il credito d’imposta sulle sponsorizzazioni sportive, salverebbe tutte le società professionistiche e non solo. Sono anni che si auspicavano norme non più rigide ma rispondenti a un campionato dove se parti sai pure che devi terminarlo. Norme fatte nella piena autonomia della Comtec con la conoscenza dei presidenti di Lega. Roma? Parte sempre ad handicap per il problema dell’assenza di un palasport. Difficile trovare un investitore nuovo con questa premessa. Speriamo il meglio, anche se penso che non sarà facile trovarla di nuovo in A».
Leonardo Piva