MANTOVA Le giostre sono sbarcate sul Te, trovando un Mantova già avvezzo alle montagne russe. Lo testimoniano i risultati del girone di ritorno: i biancorossi hanno vinto le tre gare disputate in casa e perso le tre in trasferta, senza mezze misure. Se il calcio fosse matematica, il match di oggi al Martelli con la Virtus Verona dovrebbe tornare a far sorridere l’Acm. Ma il calcio, si sa, è tutto fuorchè matematica, dunque il Mantova dovrà sudare le proverbiali sette camicie per guadagnarsi dei punti. La Virtus segue in classifica di due lunghezze, dunque pregusta aria di sorpasso, come del resto ha fatto capire il mister-patron Gigi Fresco in settimana (anche se ieri ha corretto il tiro: «vorrei i tre punti, ma sarebbe importante soprattutto non perdere»). Il Mantova dovrà anzitutto parare il colpo. E magari puntare al bottino pieno, così da allungare a +5 su una rivale per la salvezza e portare a proprio vantaggio lo scontro diretto (all’andata finì 1-1).
«Mi aspetto una partita complicata – ha detto ieri l’allenatore biancorosso Nicola Corrent – . La Virtus ha marcato molti punti in trasferta. Dobbiamo essere attenti ed equilibrati, assorbire le loro qualità nelle ripartenze e nello sviluppo del gioco, cercare di creare occasioni. A Sesto meritavamo di più, abbiamo fatto molto bene in fase difensiva. Piuttosto c’è da riflettere sul fatto che il Mantova, quando vince, vince sempre perché lo merita. Nelle partite equilibrate da non perdere, dobbiamo essere bravi a portare a casa qualcosa». Traduzione: va bene giocare per vincere, ma qualche volta anche un pari può servire. Corrent si dice soddisfatto dell’inserimento dei nuovi arrivati, soprattutto di Pedone («gli riconosco un mix di qualità che mi aspettavo: è dinamico, sa giocare, è intenso in alcune situazioni»).
Capitolo formazione. I dubbi non mancano, perfino in porta dove Chiesa potrebbe insidiare Chiorra. Sulle fasce sono favoriti Fazzi e Ceresoli, ma occhio alla variabile Silvestro. In mezzo torna la coppia Padella-Ghilardi. Pedone, complice l’assenza di De Francesco, si candida al ruolo di regista, mentre D’Orazio (altro acquisto di gennaio) dovrebbe partire dalla panchina, come Procaccio. Nella Virtus due assenze di peso a centrocampo: Tronchin squalificato; Amadio e Hallfredsson infortunati.
Al di là delle parole, in queste ultime 13 partite il Mantova si gioca tanto. Come abbiamo riportato sulla Voce di ieri, siamo in una fase delicata a livello societario, con l’ambizioso presidente Piccoli destinato a rilevare le quote (o parte di esse) di Setti, diventando così l’azionista unico di riferimento. Il passaggio di consegne è previsto a fine stagione, o forse anche prima. Nel frattempo, c’è una salvezza da conquistare.