Piazza rifatta, via al parcheggio selvaggio

MANTOVA Prima tranche del milione messo a disposizione dal Comune per risistemare asfalti e acciottolati della città. Un milione all’anno per tre anni, ha disposto il sindaco Mattia Palazzi su richiesta dell’assessore ai lavori pubblici Nicola Martinelli, e la priorità degli interventi è stata decisa dalla Tea con opportune segnalazioni.
Piazza San Giovanni è stata la prima a essere interessata dal piano, data anche la complessità dell’intervento sul piano stradale in acciottolato, con interessamento anche dei sottoservizi e delle aiuole. Insomma, un intervento di riqualificazione, dicono i tecnici di via Visi, più che di semplice e ordinaria manutenzione.
I lavori durati alcune settimane in luglio-agosto sono già terminati da diversi giorni, ma per i residenti alla qualità dei lavori non si è accompagnata una altrettanto apprezzabile qualità dell’organizzazione, al punto che già qualcuno ipotizza raccolte firme per rimettere ordine agli spazi di sosta, che ad oggi, dalla chiusura del cantiere, si prospetta piuttosto “anarchica”, per non dire selvaggia.
Intanto, non c’è chiarezza nemmeno sulle direzioni consentite ai veicoli, al punto che non è impossibile incontrare automobili contromano. Quindi la a tutt’oggi mancanza di segnaletica orizzontale, lascia libera fantasia a chiunque voglia parcheggiare, producendo situazioni di pericolo, laddove non siano solo di fastidio. A farne le spese sono soprattutto i passi carrai ben poco rispettati in assenza di strisce che identifichino gli spazi di sosta consentiti. Ma anche attorno all’aiuola centrale la ricerca del posto auto a tutti i costi diventa un vantaggio per pochi e un disagio per molti.
«Bisogna avere un po’ di pazienza – commenta l’assessore comunale alla Polizia locale e viabilità Iacopo Rebecchi –. I lavori alla pavimentazione stradale sono finiti da pochissimo, e non mancheremo entro pochi giorni di completare l’intervento anche con le strisce di sosta. A rallentare il completamento dei lavori ci si è messo anche la difficoltà a reperire i materiali e il periodo di ferie. Presto sarà tutto finito», conclude.