MANTOVA Ottima performance in Ungheria per Sara Vesentini, nella prima prova di Coppa del Mondo e al primo anno nella categoria Senior. La giovane promessa del canoa azzurra, tesserata per la Canottieri Mincio, ha strappato un ottavo posto nella finale del K2 500 misto assieme a Nicola Ripamonti delle Fiamme Gialle.
«E’ stata un’emozione – afferma Sara entusiasta – La stessa dei Mondiali con l’Italia Under 23. Sinceramente, sapere di essere in una Nazionale maggiore mi ha fatto un bell’effetto; persone con 10 anni più di me e allenatori che fanno questo lavoro da una vita mi hanno fatto capire che posso migliorare giorno dopo giorno. Anche sotto l’aspetto mentale è stata una bellissima esperienza perché mi hanno insegnato a curare ogni minimo particolare, come ad esempio il lavare la canoa prima della gara perché ti permette di guadagnare un decimo per arrivare in finale. Di bello mi porto dietro l’aver conosciuto persone nuove. Gareggiare nel K2 con Nicola Ripamonti, che ha fatto le Olimpiadi, è stata un’emozione incredibile». «Il K4 è stato l’unico equipaggio Under 23 – ha poi continuato – e anche lì sono stata molto contenta perché in batteria siamo arrivate terze, mentre in semifinale, per un errore nostro, abbiamo perso: troppo alti i colpi, ai 300 metri gara finita». Sara poi racconta un particolare aneddoto: «Quando ero in Ungheria, mi hanno proposto di andare a Potsdam per il K2, ma tra due settimane ho la selezione Under 23. Se passo, ho i Mondiali ad Oronzo a luglio, quindi speriamo bene…». Così è cominciata la passione per la canoa: «Mi sono avvicinata per scherzo; una mia amica mi aveva detto che faceva canoa e mi ha spronata a provare. Piano piano mi è iniziata a piacere e nel 2019 sono entrata in Nazionale per la prima volta. Con la Canottieri Mincio mi trovo bene anche se non c’è un grande gruppo. Ottimo il rapporto con le ragazze in Nazionale. Ogni mese ci ritroviamo per tre settimane in cui passiamo del tempo insieme e condividiamo tutto, dalle esperienze positive a quelle negative. Alcune mi hanno aiutato tantissimo a livello professionale, ma anche come persona, quindi un grazie speciale va a loro».