MANTOVA Tre giorni di pace, amore e preghiera. È stata come una Woodstock dell’anima la giornata mondiale della gioventù terminata ieri con la messa al Parque Tejo di Lisbona, celebrata da Papa Francesco davanti a circa un milione e mezzo di ragazzi provenienti da tutto il mondo. E per rendere l’idea di quello che è stato un evento oceanico non è fuori luogo il richiamo all’happening di oltre 50 anni fa, apice del movimento hippy.
Come a Woodstock è stata celebrata soprattutto la pace, ma anche l’amore per il prossimo, e come i loro nonni con i capelli lunghi, i ragazzi hanno trascorso la notte fra sabato e ieri accampati nel Parque Tejo a godere del tramonto e poi dell’alba con vista sull’oceano. Da Mantova sono partiti a più riprese tre gruppi per un totale di circa 400 giovani che hanno partecipato alle varie fasi di questo pellegrinaggio. Un’avanguardia di circa 120 ragazzi è partita lo scorso 23 luglio. Prima tappa a Tolosa in Francia, poi Leon in Spagna e quindi la prima fermata ad Aveiro, da dove si sono poi spostati a Fatima. Lì si sono congiunti con gli altri 260 partiti da Mantova il 28 luglio e insieme hanno raggiunto Silveira e poi Lisbona, dove sono arrivati nelle scorse ore in aereo gli ultimi 40 pellegrini mantovani. Venerdì corso la via Crucis con il papa, quindi l’altra notte la veglia nel parco sempre con papa Francesco che ieri ha celebrato la messa conclusiva.
«Alzatevi, non abbiate paura. Voi non iete olo il futuro, ma anche il presente» il messaggio del pontefice ai ragazzi che ora si apprestano alla via del ritorno. Oggi tappa a Barcellona con la messa alla Sagrada Familia riservata alle diocesi lombarde che si sono radunate nella capitale catalana. Rientro a Mantova nella serata di domani.