Mantova “Le discese ardite e le risalite…”. Cantava così Lucio Battisti. E bene, ora il Mantova di mister Davide Possanzini, dopo la caduta nella tappa di Zanica, deve cercare di riemergere in una delle sfide più sentite dai tifosi, quella con la Triestina. Tra l’altro una partita che sembrava poter essere un vero e proprio spareggio per la corsa al primo posto, come lo è stato lo scontro diretto con il Padova. Ma visto il divario di punti, resta una gara molto complicata per i virgiliani, ma con tanta rabbia da smaltire: «Veniamo da una sconfitta – ha commentato ieri in conferenza stampa il mister – ed è normale che ci sia tanta voglia di riprenderci quello che abbiamo perso per strada. Secondo me è stata una battuta d’arresto bugiarda, ma se abbiamo perso evidentemente qualcosa abbiamo sbagliato». Tante le insidie che si presentano davanti al Mantova a partire dal cambio di allenatore sulla panchina dei giuliani: «E’ già la terza volta che ci capita. Ci baseremo sui nostri concetti di gioco e su quelli non dobbiamo avere dubbi. L’arrivo di Bordin darà qualcosa in più ai giocatori e dovremo fare molta attenzione. Tesser? So quello che può provare; purtroppo nel calcio di oggi funziona così». Domani quindi la possibilità di cancellare le ferite lasciate dalla sconfitta dell’andata: «Non cerchiamo rivincite. Quella sconfitta ci ha insegnato molto e infatti dopo si è costruito qualcosa d’importante. Andremo in campo consapevoli del fatto che affronteremo una squadra forte». Chissà che appassioni anche Possanzini, visto il suo passato da bomber, la sfida Galuppini-Lescano: «Sono due giocatori totalmente diversi che hanno fatto molto bene. Lescano è un bomber di razza e all’andata ce l’ha fatto vedere. Galuppini gioca a tutto campo, ha altre caratteristiche, ma prima di pensare al gol, deve pensare alla squadra». Mantova con la testa rivolta alla gara con la Triestina già dal termine del match di Zanica, con quel cerchio formato dai giocatori: «E’ stato un gesto molto bello, perchè è nato spontaneamente. Mi sono infilato e ho detto la mia ai ragazzi. Non li ho rimproverati. Da quando hanno iniziato, lo scorso luglio, non hanno sbagliato un allenamento». Dare il massimo per eguagliare i punti fatti all’andata e rispondere ancora una volta al Padova che ha già perso per strada diversi punti: «E’ una giusta considerazione – commenta -. L’unico obiettivo è quello di fare il massimo, come abbiamo sempre fatto. Adesso le gare diventano sempre più difficili. Dobbiamo andare in campo pronti per partire subito forte».
Tommaso Bellini