MARMIROLO Nonostante le difficoltà e gli ostacoli che al momento, con l’approvazione da parte del Senato del nuovo emendamento al decreto Coesione, incombono sulle amministrazioni locali in tema impianti di rete 5G, il sindaco neo eletto di Marmirolo, Elena Betteghella , accogliendo il testimone dal suo predecessore, Paolo Galeotti si è detta pronta ad intraprendere tutte le strade possibili al fine di tutelare la sicurezza dei cittadini per quanto riguarda l’eventuale installazione di un’antenna in via Tagliamento. Non a caso infatti, i mesi scorsi a seguito della notifica di tale possibilità da parte della nota impresa di telecomunicazioni Iliad, lo stesso primo cittadino, ha più volte scritto al Ministero addetto alle Telecomunicazioni e al Ministero della Salute con l’intento di avere chiarimenti sugli effetti dannosi o no degli impianti 5G. Una risposta mai pervenuta, che tuttavia, circa le intenzioni del Governo, è stata chiaramente elaborata nel recente emendamento al decreto Coesione, proposto dai senatori di Fratelli d’Italia Guido Liris e Vita Nocco martedì 25 giugno e approvato solamente giovedì 27 giugno, due giorni dopo la sua presentazione, con il quale si stabilisce che, in casi di eventuali installazioni di questi tipi di impianti, al Governo è consentito bypassare le volontà dell’amministrazione locale e decidere al suo posto sulla legittimità del fatto. Questione che non ha di certo compromesso più di tanto le intenzioni dell’attuale amministrazione di Marmirolo, che come detto, si dice pronta a trovare una soluzione alla San Biagio: «Con l’obiettivo di trovare dei chiarimenti sulla natura degli impianti di rete 5G – spiega Betteghella – ho scritto ai ministri delle Telecomunicazioni e della Salute, ma in merito a ciò non ho mai ottenuto risposta; o meglio, la risposta l’ho avuta nel momento in cui il Senato ha approvato l’emendamento di cui si parla, escludendo dalla decisione il parere dei Comuni. Non mi esprimo sul contenuto di tale emendamento, ma ritengo sia errato escludere da tale decisione le amministrazioni locali che hanno il compito e il dovere di rappresentare i cittadini. Io una risposta dai Ministri l’attendo comunque, al di là del decreto. D’altra parte rimaniamo in attesa della sentenza del Tar che entrerà nel merito della legittimità dell’installazione di un antenna in via Tagliamento, ma al pari di ciò – continua il sindaco – tenteremo in tutte le maniere possibili di individuare una soluzione e di mediare pertanto con i contraenti, al fine di soddisfare gli interessi di ognuno, ma soprattutto quelli dei nostri cittadini».