MANTOVA Arriva il Festival e la città deve essere ben servita igienicamente e ben pulita. Tale la preoccupazione motivata dell’amministrazione, che per l’appuntamento annuale con la grande partecipazione di pubblico del Festivaletteratura ha messo in campo misure idonee a sopperire alle necessità fisiologiche del turismo colto, e non solo di quello.
La città è e deve rimanere pulita, dice l’assessore al turismo e vicesindaco Giovanni Buvoli, che trova argomenti di rincalzo nell’assessore al commercio e alla legalità Iacopo Rebecchi. E a chiunque lamenti la carenza di bagni pubblici, il Comune replica con l’introduzione di bagni pubblici a gettone o persino a bancomat nelle posizioni strategiche. Partendo dai servizi di via Goito, che in queste ore sono stati dotati persino di tornelli di accesso con il raddoppio delle ore di fruibilità: 12 ore consecutive, fatte salve le parentesi per igienizzazione e sanificazione.
«Abbiamo messo bagni pubblici 4.0 in piazza Virgiliana e a Belfiore, a pochissimi metri dai varchi del centro storico e nella prima periferia – commenta Buvoli –. Altri servizi igienici sono nell’area di Palazzo Te, a servizio dei due chioschi, che si sommano a quelli pubblici dello “Spazio Te”, prossimamente incrementati dai 4 servizi pubblici da realizzarsi nella ristrutturata Palazzina liberty. E saranno tutti servizi videosorvegliati, per scoraggiare vandalismi. Confidiamo nel buonsenso civico degli utenti».
Dal canto suo Rebecchi, a complemento di questo progetto “città pulita” annuncia servizi di sorveglianza da parte degli agenti della Polizia locale, anche in borghese, per scoraggiare inadempienze da parte dei cittadini: il nuovo regolamento di polizia urbana prevede sanzioni anche per coloro che non rimuovano deiezioni canine – solide o liquide –. Ai trasgressori si profilano sanzioni sino a 500 euro.