Calcio Serie B – Il Mantova e Fabrizio Brignani insieme fino al 2028: “Sento di essermelo meritato”

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Mantova Dopo una prima parte di campionato tra sali e scendi, in casa Mantova è arrivato il prolungamento di contratto del difensore Fabrizio Brignani, fino a giugno 2028.
Fabrizio, che effetto ti fa?
«Sono felice e molto contento perché è la conferma del buon lavoro che sto facendo negli ultimi anni. A Mantova ho trovato la continuità e l’ambiente giusto per potermi esprimere al meglio. Personalmente ho l’asticella alta e questo rinnovo, a livello di atteggiamento non mi cambia gli obiettivi. Però è la conferma della stima che ho da parte della società».
Quali sono questi obiettivi?
«Mi sento un ragazzo serio e con dei valori. A livello di campo sento di essere cresciuto e di essermi espresso bene. Per questo credo di meritarmi il prolungamento. Ma devo e voglio fare ancora meglio di quel che sto facendo. Personalmente non ho obiettivi mirati, bensì generali come ad esempio crescere, diventare forte e poter fare la differenza in B, cosa tra l’altro non semplice. Il sogno però sarebbe arrivare in A. Il pensiero del massimo campionato mi sfiora, ma solo da qualche mese. Ho le idee chiare, ma sono anche realista. Adesso come adesso, il target principale è concentrarmi sulla mia stabilità e quella del Mantova in B. Non mi faccio distrarre da altro».
Sabato contro la Cremonese sarai un ex…
«Per me sarà una partita diversa dalle altre. A Cremona ci sono cresciuto calcisticamente parlando. Però in questi anni ho imparato ad isolarmi bene prima delle partite, per questo saprò restare concentrato, senza farmi distrarre. Vivo molto di più il tifo cremonese perché abito lì vicino. Ma questo senza nulla togliere a quello mantovano».
Il Mantova non sta passando un bel momento, che aria si respira nello spogliatoio?
«Siamo tranquilli perché consci del nostro valore. Servono solo pazienza e calma. Nelle ultime due partite ho avuto delle occasioni importanti che forse lo scorso anno sarebbero entrate, poi non so. Se dovessi segnare, esulterò solo per gioia personale e in maniera pacata perché caratterialmente sono fatto così. Di certo non farò scenate, che non mi appartengono. Ma l’importante è tornare alla vittoria. Anzi, penso che un successo sulla Cremonese potrebbe rappresentare la svolta per noi. La motivazione che ci sprona a migliorarci non sono le lodi degli altri. Il lavoro che sta facendo il mister ci responsabilizza e ci aiuta a crescere. Serve tempo».
Quali differenze ci sono tra la Serie B e la C?
«Adesso dobbiamo usare il massimo delle energie e della forza, mentre prima potevamo anche concederci una gara sotto tono per vincere. Anche la pressione avversaria è cambiata: non sono ancora riuscito a capire e trovare la giusta intensità».