Calcio a 5 – Kaos, il dg Rondelli: “Serie A, per il futuro diritti tv fondamentali”

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MANTOVA Anche il Calcio a 5 rientra nelle lista delle discipline sportive pronte a fermarsi definitivamente. «Impossibile rispettare i protocolli necessari per ripartire». Così il dg del Kaos Mantova  Cristiano Rondelli, commenta, le decisioni prese dal Governo sul fronte sportivo.
Il futsal non sembra avere la minima intenzione di ripartire. Non l’ha mai avuta. Sin dai primi giorni della pandemia, la Divisione ha bloccato tutto, attendendo specifiche dalla Lnd, che porteranno ad un inevitabile stop. Paradossalmente, questa pausa potrebbe essere decisiva per dare una sterzata importante al futuro di questo sport. La crisi del calcio a 5 italiano è stata determinata in primis dalla mancanza di una vera figura di riferimento a livello di Divisione, che potesse difendere i propri club. E anche questo ha influito sulla spaccatura netta di qualche settimana fa, all’interno della stessa massima serie. Una “guerra fredda” tra club, che ora sembra essere rientrata, I 5 dissidenti sembrano aver accolto di buon grado le richieste espresse dagli altri 11 club di serie A. «La priorità – spiega Rondelli – è convocare il Consiglio della Divisione calcio a 5 e buttare giù le basi per ripartire nel miglior modo possibile. La base prioritaria dev’essere quella dei diritti televisivi, che per il futuro delle società, possono essere vitali». Oltre agli aspetti economici vanno discussi anche altri aspetti, più organizzativi. Tra i punti elencati dai club c’era anche una sorta di riforma dei campionati. E poi in ottica ripartenza, c’è l’incognita stranieri. Potranno rientrare in Italia? Se sì, quando? Per il futsal italiano potrebbe essere un’estate di cambiamenti.