MANTOVA Negli anni trascorsi al servizio del principe Leopold di Anhalt-Köthen (1717-23), Johann Sebastian Bach (1685-1750) si dedicò pienamente a composizioni strumentali ed è a tale straordinario patrimonio musicale che MantovaMusica indirizza, anche nel corso di questa sua decima stagione concertistica, una specifica attenzione con la rassegna “Bach alla Corte di Anhalt-Köthen”. Su richiesta del committente di fede calvinista, in quel periodo Bach concentrò la sua attività quasi esclusivamente su composizioni per l’intrattenimento della corte ed ebbe l’opportunità di sperimentare forme e combinazioni strumentali potendo contare sulla collaborazione di un organico di eccellenti musicisti, anch’essi al servizio del principe. Alla produzione di quegli anni appartiene il ciclo delle Sei Sonate a cembalo concertato e violino solo su cui il clavicembalista Maurizio Fornero e la violinista Laura Andriani hanno incentrato il loro concerto di giovedì alla Madonna della Vittoria. In programma tre delle sei composizioni che rappresentano una mirabile combinazione di maestria tecnica, solida architettura tipica della sonata da chiesa e riferimenti espliciti allo stile italiano della sonata a tre corelliana. Un rigore ispirato, quello di Bach, di cui Maurizio Fornero e Laura Andriani hanno offerto una competente lettura, aderente allo spirito della composizione che assegna al clavicembalo un ruolo preminente nell’interazione con il violino. Fondamentale la funzione concertante della tastiera, con la mano destra chiamata ad esprimersi in chiave melodica come controcanto al violino, a sua volta protagonista di una raffinata esposizione di temi e fioriture. Caratteristiche ben evidenziate da Maurizio Fornero e Laura Andriani con l’interpretazione delle Sonate n. 1 BWV 1014, n. 3 BWV1016 e n. 5 BWV 1018: un percorso indubbiamente interessante costellato da complesse trame polifoniche su cui svettano episodi di elevato lirismo, come la bellissima ciaccona della sonata n. 3 e la forza espressiva del Lamento con cui si apre l’enigmatica dimensione contrappuntistica della n. 5. Meritati i calorosi applausi del pubblico per i brillanti protagonisti dell’evento, completato con la ripresa del brioso Allegro dalla terza Sonata.