MANTOVA Parco del Mincio ha ottenuto ulteriori risorse per incrementare gli interventi di ripristino idrodinamico dei canali e di contenimento della vegetazione invasiva nei siti Natura 2000 delle Valli del Mincio. Regione Lombardia ha approvato e finanziato interamente il progetto redatto dal Parco del Mincio – e candidato al bando regionale per interventi di manutenzione straordinaria e riqualificazione del patrimonio naturale – che prevede nuove opere finalizzate alla conservazione della biodiversità nella ZPS Valli del Mincio e nella ZSC Ansa e Valli del Mincio attraverso il contrasto dei fenomeni di interramento dei canali e di colonizzazione da parte di specie alloctone invasive come il Fiore di Loto (Nelumbo nucifera) e la Porracchia a grandi fiori (Ludwigia grandiflora ssp. hexapetala).
“Sono interventi che incrementano la gamma di azioni portate avanti dal Parco per tutelare la biodiversità e l’afflusso idrico nelle Valli del Mincio, contribuendo al raggiungimento dell’obiettivo di miglioramento della qualità delle acque presenti nel fiume e nei laghi di Mantova” spiega il presidente del Parco del Mincio Maurizio Pellizzer “il sistema delle Valli rappresenta una delle aree umide interne di maggiore interesse conservazionistico del Paese e il principale hot spot non costiero di biodiversità della regione continentale italiana”.
L’importo complessivo di progetto ammonta a 50mila euro. Nello specifico, le azioni consistono nella pulizia della rete dei canali interni alle Valli e nella risagomatura delle sponde, con eventuale taglio selettivo della vegetazione e rimozione di tronchi e piante morte, allo scopo di aumentare l’afflusso idrico e la funzionalità idrodinamica dei corsi d’acqua grazie alla rimozione dei sedimenti e della parte di biomassa che ostruisce il ricambio idrico. I lavori sono previsti nel periodo invernale a partire da ottobre 2020.
Gli sfalci selettivi di Fior di loto e di rimozione meccanica della Porracchia a grandi fiori sono finalizzati al controllo di specie alloctone fortemente invasive in ambiente acquatico, con l’obiettivo di ridurre la quantità di materiale organico che concorre ai fenomeni di interrimento. I lavori di sfalcio del fiore di loto saranno svolti nel periodo primaverile-estivo del 2020 e 2021 nell’area delle Valli, con eventuale estensione in canali interni nel caso in cui la proliferazione andasse a discapito di specie autoctone come ninfee e nannuferi.
La rimozione della Porracchia a grandi fiori sarà effettuata su una superficie complessiva di 1,4 ettari tra il mese di giugno e settembre 2020, con le stesse modalità già adottate con successo dal Parco per l’eradicamento della specie nel lago di Mezzo.