GONZAGA Aveva detto che con la Lombardia in zona gialla avrebbe rispettato le regole anti Covid chiudendo il proprio locale alle 18. Nell’attesa di rientrare nei ranghi il “barista ribelle”, titolare del Caffé La Terrazza 2.0 di Bondeno di Gonzaga ha preso un’altra multa e si è visto sospendere l’attività per cinque giorni, il che significa che oggi, primo giorno in zona gialla, dovrebbe tenere le serrande abbassate. E’ successo nella serata di sabato scorso 30 gennaio, quando i carabinieri della Compagnia di Gonzaga, nell’ambito di un servizio coordinato teso ad accertare la corretta applicazione della normativa nata per fronteggiare la diffusione ed il contagio del Covid-19, hanno controllato l’ormai noto Caffè la Terrazza 2.0, il cui titolare noncurante dell’attuale normativa, consentiva la consumazione di bevande ai clienti all’interno del locale. Nel corso del controllo i Carabinieri sorprendevano e sanzionavano 5 persone trovate comodamente sedute ai tavoli e, considerata l’ostinatezza da parte della proprietà nel volere applicare la normativa prevista dell’attuale Dpcm e già sanzionati per il medesimo motivo anche nei giorni precedenti, provvedevano ad intimare l’immediata sospensione delle attività e la chiusura del locale per 5 giorni.
Marzio Francaviglia, il 47enne titolare ribelle dei bar Terrazza di Moglia e Terrazza 2.0 di Bondeno di Gonzaga è tato il primo, e a tratti l’unico, ad aderire nel Mantovano a “Io Apro”, l’iniziativa con cui dal 15 gennaio scorso bar e ristoranti a livello nazionale hanno messo in atto una protesta collettiva contro le ulteriori restrizioni dell’ultimo Dpcm. Con l’arrivo della zona gialla anche per la lombardia, e di conseguenza minori trestrizioni per i locali pubblici, il 47enne aveva annunciato la fine delle ostilità, tracciando un bilancio di questa sua ribellione e ringraziando tutti coloro che lo avevano sostenuto in questa sua battaglia.
«Durante queste settimane – aveva detto – ho tenuto aperto sino alle 22, quindi senza violare il coprifuoco e in totale sicurezza ma ora, visto finalmente la “concessione” che ci è stata fatta dal governo, non voglio approfittarmene ulteriormente e quindi penso che nel rispetto delle nuove disposizioni chiuderò alle 18». Le ultime parole famose.