MANTOVA Molti danno il Mantova per spacciato, nel match di domenica contro il Padova. «E chi l’ha detto?», si chiede Lorenzo Checchi, leader della difesa biancorossa, che a Fiorenzuola per la prima volta non ha preso gol.
Insomma Lorenzo, non partirete battuti?
«Certo che no. A parte che nel calcio si parte sempre dallo 0-0, credo che col Sudtirol abbiamo dimostrato di tenere testa anche alle big. Certo qualche episodio ci è costato la sconfitta, però la prestazione era stata buona. E poi c’è un altro aspetto».
Quale?
«La classifica. Che ci impone di fare punti, indipendentemente dall’avversario che incontriamo. Il Padova è attrezzato, lo sappiamo bene. Ma ce la giocheremo».
Con quali armi?
«Sarà importante la fase di non possesso. Dovremo essere attenti e compatti, limitarli quando hanno la palla e cercare di colpire quando si presenterà l’occasione».
Ci sarebbe anche quello 0-6 dell’anno scorso da vendicare…
«Brutto ricordo. E dire che almeno nel primo tempo rimanemmo in partita, sprecando qualche occasione per riaprirla. Il crollo arrivò nella ripresa: ogni volta che il Padova tirava in porta segnava. Ci è dispiaciuto molto, perchè purtroppo quel risultato resterà per sempre negli almanacchi».
Torniamo al presente e alla difesa imbattuta a Fiorenzuola: non vi era mai accaduto prima…
«In realtà, dati alla mano, vantiamo la quinta miglior difesa del girone. Abbiamo sempre concesso poco agli avversari, il problema è che siamo stati condannati più del dovuto. Dobbiamo continuare così, cercando però di essere più pericolosi quando abbiamo la palla».
Intendi più efficaci in fase offensiva?
«Diciamo che l’obiettivo è mettere in condizione gli attaccanti di essere più pericolosi. Serve maggior cattiveria in area di rigore».
Anche tu come Gerbaudo hai sempre segnato qualche gol in passato, ma non a Mantova…
«Non ti nascondo che è un mio obiettivo. Spero di centrarlo prima o poi, magari già col Padova».
Che peso dai all’ultimo posto in classifica?
«Dispiace a me e a tutti i miei compagni. Ma c’è la volontà di reagire, con rabbia e convinzione. Siamo anche consapevoli che ci sarà da lottare, perchè in 4 punti sono racchiuse 10 squadre. È un campionato di qualità. Per risalire ci vorranno equilibrio e tempo».
Sei ottimista?
«Lo siamo tutti. Siamo appena a due terzi del cammino e il traguardo lo si taglia a maggio. Il nostro obiettivo è il mantenimento della categoria e personalmente sono convinto che lo raggiungeremo».