Tirocini: per gli over 50 e “mai una gioia”

MANTOVA Il bilancio 2020 del progetto “Finalmente una gioia” esibisce questa sintesi per i tirocini attivati dai vari soggetti accreditati nella fascia under 29: Cesvip: 3 assunzioni su 5 tirocini; Educo: 4 su 5; Ifoa: 1 su 4; Forma: 0 su 6; Mestieri: 2 su 6; Solco: 4 su 16. In totale, 14 ragazzi assunti su 42 tirocinanti.
La stessa linea di somma è stata tirata anche nei riguardi del progetto comunale che ha riguardato gli over 50, e che ha riguardato gli stessi soggetti accreditati con l’aggiunta degli operatori di Umana Spa. In questo caso invece, su 41 tirocinanti, 20 hanno seguito positivamente il corso di orientamento suddivisi in tre gruppi durante il mese di luglio 2020, ma le assunzioni sono state zero. Nessun 50enne è riuscito insomma a reinserirsi nel mondo del lavoro.
Da parte del Comune la sintesi è resa con queste parole: «L’anno 2020, anno di avvio del progetto #finalmente unagioia Over 50, è stato particolarmente difficile e problematico per l’economia nazionale, ed ha visto in conseguenza all’emergenza epidemiologica da covid 19 un incremento delle aziende in difficoltà, talvolta se di piccole dimensioni costrette anche a chiudere o comunque per diversi mesi obbligate a utilizzare ammortizzatori sociali. Tale condizione non ha permesso al progetto in fase di avvio di potersi realizzare nella sua pienezza». Ma per la politica di opposizione non tutto è da riversarsi sulla pandemia.
«Il progetto “#Finalmente una gioia” attivo dal 2017 è un’azione politica lodevole – commenta il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale  Pier Luigi Baschieri –. Stiamo parlando di investimenti sociali per circa 300mila euro annui e non di bruscolini. Purtroppo dall’inizio della pandemia sanitaria questo progetto rischia di essere totalmente inefficace. Non vorrei che gli unici a guadagnarci fossero proprio le agenzie di intermediazione che hanno lo scopo di formare e ricollocare i giovani ed i cinquantenni con stage sul mercato del lavoro. Siamo ingessati a causa di questo virus e stiamo cercando tutti di capire cosa accadrà al mercato del lavoro quando il blocco dei licenziamenti, fissato per il 31 marzo, scadrà».