CAMPITELLO Ordinati, composto e senza alcun timore. La prima giornata dei test sierologici a Campitello è filata via liscia, spazzando via i timori della vigilia considerato l’alto numero di prenotazioni registrate.
Il sindaco Carlo Alberto Malatesta e lo staff dell’amministrazione in questi due giorni hanno lavorato sodo facendo anche leva sulle direttive della ditta FarmacaLab di Novi Ligure (Al) per la predisposizione delle zone da dedicare al prelievo.
Dalle 8 alle 14 si sono così presentate le prime 60 persone dei circa 800 iscritti alla lista delle prenotazioni, tutti residenti del Comune di Marcaria, che da ieri ad almeno fine mese potranno effettuare questo test sierologico presso gli uffici della delegazione comunale di Campitello.
Un’organizzazione capillare, un percorso dedicato, un servizio di cortesia e gli addetti della ditta esterna a svolgere il servizio di “triage” e poi quello effettivo del prelievo.
I cittadini che si sono presentati in via Rossini ieri mattina hanno trovato un percorso dedicato, con segnaletica per il rispetto del distanziamento e transenne, che hanno permesso l’arrivo al gazebo filtrante, dove gli addetti della ditta incaricata hanno fatto compilare la modulistica, provato pressione sanguigna e misurato la temperatura corporea tramite termoscanner.
Dopo questo step, arriva il passaggio al mini laboratorio allestito all’interno della sala conferenze, dove due addetti opportunamente protetti con dispositivi hanno provveduto al prelievo del sangue da un dito della mano. Poche gocce, pochi minuti e poi l’attesa, all’esterno della struttura, del risultato che in genere arriva dopo un quarto d’ora.
E i risultati? Stando alle prime cifre, si parla di meno del 3 per cento di persone entrato in contatto con il Covid e per queste ora si profila la quarantena e il tampone in sede ospedaliera per una conferma dei dati forniti dal test.
Tutta questa trafila per la sessantina di persone prenotata per la giornata di ieri, mentre dalla prossima settimana i numeri raddoppieranno in modo tale da smaltire la lunga fila d’attesa che si sta continuamente allungando. “Chiamano in continuazione – spiega Ester, l’impiegata comunale -. Facciamo fatica a tenere il ritmo, ma siamo contenti per il successo dell’iniziativa”. Infatti, sono più di 800 le persone del Comune di Marcaria che hanno voluto sottoporsi a questi test.
Appurato che al momento i test sierologici non possono dare patenti di immunità e fornire diagnosi sostitutive dei tamponi resta il fatto che forniscono comunque una indicazione precisa:?ci dicono cioè se siamo venuti o meno in contatto con il Covid attraverso appunto l’individuazione degli anticorpi. Quindi chi ha il sospetto fondato di essere stato vicino a un contagiato o ha avuto i chiari sintomi del Covid attraverso il test sierologico può ricevere una informazione in più.
In pratica non un test diagnostico, ma quantomeno un test orientativo, che, stando ai numeri, ha riscosso successo.