Calcio – Ghirelli (Lega Pro): “Serie C dilettantistica? Pura fantasia”

MANTOVA Continua a far discutere l’ultima proposta di riforma dei campionati. Quella che prevede 60 squadre professionistiche, delle quali 20 in A e 40 in B (queste ultime suddivise in due gironi). Ne uscirebbe penalizzatissimo il Mantova che, nonostante la promozione in C, si ritroverebbe di nuovo in una categoria dilettantistica (o semiprofessionistica, cambia poco). Va detto che questa proposta, norme federali alla mano, non potrebbe entrare in vigore prima della stagione 2021-22. Ma il gradimento che sta ottenendo da chi avrebbe tutto l’interesse ad abbassare i costi e rendere più sostenibile la C potrebbe spingere i vertici del pallone ad accelerare i tempi. Magari invocando le circostanze eccezionali del periodo che stiamo vivendo e che rischia di mettere in ginocchio il “sistema calcio”.
Esattamente alle norme federali si è aggrappato il Mantova per esprimere il proprio dissenso, facendo notare, per bocca del vicepresidente  Gianluca Pecchini, che non è possibile cambiare le regole in corsa da una stagione all’altra. E, a supporto della tesi di viale Te, è intervenuto ieri il presidente della Lega Pro  Francesco Ghirelli con parole al solito eloquenti: «Girano fake news da un po’ di ore su una presunta riforma della Serie C – ha affermato Ghirelli – : si dice B1 e B2 e poi dilettantismo. Essendo una persona per bene, rispondo in modo civile. Nessuna idea più fantasiosa poteva essere partorita. Non esiste semplicemente. Senza il volere e la decisione dei 60 presidenti di Serie C non si va da nessuna parte. La Serie C non si fa invadere da predatori dell’Arca Perduta spalleggiati da qualche “cavallo di Troia” infiltrato tra di noi e disperato per il fallimento del suo progetto economico-finanziario che si gioca tutto puntando come al gioco della roulette su un solo numero. Troppo scoperto il gioco per mostrare subito la sua caducità totale. Noi faremo le riforme in accordo con il presidente federale  Gabriele Gravina, mostrando il meglio di chi ragiona a sistema». Basterà a placare i (legittimi) timori in viale Te?