MANTOVA – Un accordo interprovinciale per studiare, progettare, compiere iniziative e investimenti sperimentali finalizzati al trattamento dei fanghi di depurazione. È quello siglato, a distanza con firma digitale nel rispetto delle misure anti-Covid19, tra i gestori del servizio idrico integrato di Cremona, Padania Acque, Mantova, Gruppo Tea, e Verona, Acque Veronesi. L’intesa, che mette al centro la ricerca e lo sviluppo di soluzioni efficienti e alternative allo smaltimento tradizionale dei fanghi mediante spandimento in agricoltura e conferimento presso i termovalorizzatori, si inserisce nel protocollo denominato “Acque e città della via Postumia Cremona, Mantova e Verona”, sottoscritto nell’estate 2018. Gli obiettivi dell’accordo sono numerosi, primo fra tutti sperimentazione e innovazione attraverso la condivisione di idee e di progetti da attuare in collaborazione, mettendo in campo una sinergia di risorse professionali, tecnologiche ed economiche. Le tre società lavoreranno insieme alle Università, agli Enti di ricerca e alle aziende pubbliche o private italiane e straniere leader del settore di gestione dei fanghi. «Si tratta di una sperimentazione molto importante tracciata nel solco dell’economia circolare che vede Tea al fianco delle altre due società pubbliche del servizio idrico di Cremona e Verona, in collaborazione con il polo universitario di Parma. È una prima applicazione “sul campo”, dalla quale ci attendiamo risultati significativi», ha spiegato Massimiliano Ghizzi, presidente di Tea.