Buvoli: allo studio un piano per ridare vitalità al commercio

Ieri a Milano la riunione dei distretti urbani della Lombardia Uffici e categorie lavoreranno su tipologie, dimensioni e luoghi

MANTOVA Uffici di via Roma al lavoro per mettere a punto un piano del commercio. Il tutto in sintonia con le associazioni di categoria, che non hanno nascosto perplessità e preoccupazioni per il futuro delle botteghe, in relazione anche alle ultime disposizioni dell’amministrazione in materia di viabilità. Tutte cose da verificare, dicono nella squadra del sindaco, e comunque da rivedersi anche alla luce del piano urbano della mobilità sostenibile (Pums), che anche al comparto economico cittadino ha dedicato qualche capitolo rilevante.
Che le parole non siano le solite promesse da marinaio lo afferma con determinazione il vicesindaco  Giovanni Buvoli, assessore delegato alle attività produttive: «Anche oggi ero in trasferta – ha dichiarato lui raggiunto per telefono –: sto appunto rientrando da Milano dove ho preso parte a una riunione dei distretti urbani del commercio dove abbiamo avuto un incontro con altri colleghi della Lombardia. Cerchiamo insomma di capire su quali indirizzi sia possibile muoversi, pure al netto delle diverse realtà, per elaborare una strategia di rilancio delle attività commerciali. I nostri uffici stanno dal canto loro lavorando per stilare un piano del commercio, d’intesa con le associazioni, per incrociare strumenti commerciali e strumenti urbanistici».
Il nodo principale da sciogliere, precisa il vicesindaco, sta appunto nel capire come adattare la realtà urbana cittadina a quella commerciale, e viceversa. Il tutto in una dinamica virtuosa estesa dal centro alla periferia: «I problemi di Mantova sono sentiti anche dai colleghi delle altre città, e per questo si rende necessario un ragionamento in positivo e ad ampio raggio da applicarsi alle attività, affinché si possa contare su un’economia commerciale a lungo tempo, e non di breve durata».
Anticipazioni non se ne fanno, dato che ancora il lavoro parrebbe in fase di gestazione. Principalmente, comunque, valgono le linee guida definite nei precedenti incontri fra Comune, Confcommercio e Confesercenti. L’ente è disposto a fare la propria parte, assumendo come tracce di partenza studi sulle dimensioni dei negozi, sulla tipologia merceologica degli stessi, e quindi anche, valutando caso per caso, le loro localizzazioni.
«La nostra parte la facciamo. Il Pums – conclude Buvoli – arriverà come uno strumento utile anche alle attività produttive, e anche la viabilità cittadina dovrà essere vista in quest’ottica, contemplando gli aspetti commerciali e il rilancio delle attività in sofferenza. Già i parcheggi che verranno realizzati sono un segnale importante: tra poco avremo in gestione il “Mondadori”, raddoppieremo l’area del campo canoa, e fra un anno dovremo contare anche il parcheggio in struttura dell’Apcoa, sul lungolago. I bus navetta faranno il resto».