MANTOVA – I giochi delle ripartizioni politiche nelle partecipate della Provincia sembravano già conclusi sei mesi fa, all’insediamento del nuovo presidente Carlo Bottani. La presidenza di For.Ma toccava a Forza Italia (dove è infatti stata designata Roberta Gaburri); all’Apam, nel marzo prossimo a scadenza naturale, un leghista, e nel Cda dell’A22 un esponente dei Fratelli d’Italia. Tra tutte, la più gettonata è senz’altro la presidenza dell’azienda del trasporto pubblico locale, che dovrebbe assommare a circa 40mila euro annui, più benefit vari.
Ma corrono voci insistenti che il risultato sortito dal voto del 25 settembre abbia rimesso in discussione gli equilibri del centrodestra mantovano, e che qualcosa si stia già muovendo nelle segreterie di Fratelli d’Italia e del Carroccio salviniano, dato il cambiamento dei rapporti di forza. Il predestinato a rilevare il posto del presidente uscente Daniele Trevenzoli sembrava essere l’avvocato Cristian Pasolini, segretario cittadino della Lega, ma il “borsino” presidenziale e i rumors parrebbero reindirizzare quella scelta verso personalità più vicine ai meloniani. Si è parlato del commercialista Stefano Nuvolari, già militante di azzurro, ma da qualche mese entrato nella compagine dei tricolori; altri (contando sul fatto che lo stesso sia oggi consulente di Agire) lo introducono nella rosa dei futuri revisori Apam. E al suo posto si avanza con insistenza il nome del commercialista Romano Bondavalli, esponente storico della destra Dc, presidente del Circolo Guareschi, e oggi conteso fra i Fratelli d’Italia e la Lega – ove ha collaborato a varie iniziative di Alessandra Cappellari.
I giochi non sono ancora fatti, s’intende, e c’è ancora spazio di contrattazione fra le forze in gioco. Così pure per la quota spettante alla minoranza comunale, ove la vice-presidenza parrebbe prenotata a Paolo Galeotti, il sindaco di Marmirolo che già buona parte del Pd avrebbe voluto contrapporre a Bottani nella corsa alla presidenza di Palazzo di Bagno.