MANTOVA Fabio Mantovani, 40 anni, è il nuovo presidente di Coldiretti Mantova, eletto ieri sera nel corso dell’assemblea annuale della federazione provinciale del più importante sindacato agricolo del territorio.
Allevatore di Goito con una stalla di 200 bovine da latte per il circuito del Grana Padano, Fabio Mantovani resterà in carica per il quinquennio 2023-2028. Il vicepresidente è Enrico Treccani, 38 anni, agricoltore di Castel Goffredo, a capo di un’azienda agricola multifunzionale, in cui produce agri-birra e offre servizi di ospitalità rurale.
Mantovani succede a Paolo Carra, alla guida di Coldiretti Mantova per 11 anni, il quale continuerà a restare nel Consiglio direttivo dell’associazione.
“Oggi i temi dell’agricoltura e del cibo sono su tutti i tavoli nazionali e internazionali, grazie al lavoro costante che Coldiretti ha svolto negli ultimi anni – ha dichiarato Mantovani nel suo discorso di insediamento -. La missione non è finita, perché il settore ha di fronte nuove sfide, dai cambiamenti climatici all’innovazione, dalla sovranità alimentare alla redditività delle filiere”.
Particolarmente pressante, nel contesto attuale, l’aspetto di quelle che il neo presidente di Coldiretti Mantova, Fabio Mantovani, definisce “guerre ideologiche”. “L’agricoltura è sotto attacco sul piano ideologico, il nostro mondo vive attacchi sul piano ambientale, del benessere animale, delle emissioni, subisce i venti contrari del cibo sintetico – elenca Mantovani -. Dobbiamo contrastare tali visioni distorte attraverso il nostro lavoro e il sostegno delle scienze, delle nuove tecnologie, dalle Tecniche di evoluzione assistita all’agricoltura di precisione, dalla produzione di energie da fonti rinnovabili a un’alleanza ancora più stretta con i cittadini e i consumatori”.
L’assemblea si è aperta ieri sera con il saluto di Paolo Carra, che ha riassunto gli undici anni di presidenza e i cambiamenti epocali che hanno coinvolto l’agricoltura, dagli eventi sul territorio (il terremoto del 2012) a quelli su scala globale che hanno innescato nuove dinamiche, come la pandemia o il conflitto in Ucraina.
“In questi 11 anni ho visto crescere il sindacato e riconoscere all’agricoltura un ruolo sociale e un riconoscimento di classe – ha detto Carra -. Con energia e sacrificio, abbiamo dimostrato di aver avuto un riscatto, e oggi i nostri figli sono guardati in modo diverso”. In un decennio la provincia di Mantova è “cresciuta sul piano economico, grazie anche al sistema cooperativo e alla capacità di intercettare i mercati esteri. Obiettivi raggiunti anche grazie al dinamismo della nostra Federazione e delle nostre aziende, come dimostra la centralità del sistema agricolo di intercettare risorse per crescere e innovare”.
“Fra cambiamenti climatici, Intelligenza Artificiale, nuova globalizzazione – ha concluso Carra, che ha ringraziato i consiglieri e la struttura per il supporto negli anni e ha ricevuto univoci riconoscimenti per il lavoro svolto con impegno e lungimiranza – le sfide sono diventate molto più complesse e articolate rispetto al passato e il clima, in particolare, sarà sempre più la chiave di accesso per ogni nostra scelta economica”.
Il nuovo Consiglio direttivo di Coldiretti Mantova. Insieme a Fabio Mantovani (presidente “in continuità con il past-president Paolo Carra e con il Consiglio uscente”, tiene a precisare Mantovani) e ad Enrico Treccani (vicepresidente), sono stati eletti Claudio Grazioli e Alberto Ferrari (Asola/Castel Goffredo), Fabio Perini (Curtatone), Gabriele Gorni Silvestrini e Mauro Vivaldini (Goito/Castiglione delle Stiviere), Paolo Ronca (Mantova), Andrea Costa (Ostiglia/Sermide), Paolo Carra e Simone Minelli (Pegognaga), Mauro Boselli (Volta Mantovana), Paolo Rosa (Sabbioneta/Viadana).
Componenti invitati di diritto a partecipare al Consiglio direttivo sono i delegati provinciali dei movimenti Giovani Impresa (Diego Remelli), Donne Impresa (Camilla Destro), Senior (Vittorio Valente). Direttore: Erminia Comencini.