MANTOVA «Forse pensavano che bastasse aprire i bagni solo per il 25 aprile?». Questo è quanto si chiede Pier Luigi Baschieri, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, in relazione alla inefficiente somministrazione di servizi igienici in città. Che aggiunge: «Proprio adesso che iniziano i flussi turistici e che per Mantova si inaugura la cosiddetta “alta stagione”, fornire bagni pubblici sarebbe il minimo dell’accoglienza».
La polemica nasce da quando, nell’imminenza dei giorni del triduo pasquale e del 25 aprile il consigliere azzurro aveva documentato la sostanziale insufficienza dei servizi igienici pubblici della città. Tutti i box-toilette in gestione alla Tea sono fuori uso. Altrettanto l’unica struttura igienica comunale di via Goito, in carivo all’Aster.
Sennonché, proprio nei giorni caldi delle festività, i bagni pubblici di via Goito sono stati resi accessibili ai flussi turistici. Il tutto però solo in coincidenza con le giornate segnate in rosso sui calendari. Ma per il resto dell’anno? E qui nasce il problema. Infatti, già all’indomani della Pasqua, i bagni pubblici sono stati chiusi. Più di una volta l’amministrazione ha affermato che i turisti possono servirsi dei servizi igienici dei locali pubblici. Cosa che perà non garba affatto agli stessi gestori, secondo lo stesso Baschieri: «Mi sono pervenute lamentele da parte di amici titolari di bar, che non hanno affatto condiviso l’indirizzo di questa amministrazione. I loro locali infatti non sono gabinetti pubblici dove uno ordina un caffè e altri quattro vanno in toilette. Il Comune deve poter gestire questo servizio senza gravare sulle attività. Per le feste di precetto li hanno aperti. Li apriranno il 1° maggio?».
Il sottinteso comunque è che la stagione turistica, che per Mantova città d’arte inizia proprio in primavera, non si esaurisce solo nei giorni delle festività comandate. E per una città targata “Unesco” fornire servigi igienici è il minimo.