Bastonate per i soldi pretesi indietro: servizi sociali per zio e nipote

MANTOVA –  Si erano rivolti a un connazionale, pagandolo 2mila euro, perché procurasse loro un permesso di lavoro al nipote in modo da consentirgli di rinnovare il permesso di soggiorno. Ciò non si sarebbe verificato e quando i due zii e lo stesso ragazzo si erano recati a casa del fantomatico mediatore per chiedere spiegazioni la discussione era sfociata in lite e ad avere la peggio era stato proprio quest’ultimo, che si era preso una bastonata in testa. In manette zio e nipote – rispettivamente di 61 e 28 anni, cittadini marocchini residenti a Serravalle – nonché denunciata a piede libero la zia; mentre per colui che doveva procurare il permesso di lavoro, un 41enne di Revere, la prognosi era stata di sette giorni. I fatti risalivano allo scorso 7 maggio. Più che una spedizione punitiva si era trattato di una richiesta di spiegazioni poi degenerata: la ricostruzione fatta il giorno dopo in tribunale, in sede di udienza di convalida, seppur sommaria in diverse parti aveva stabilito come, al culmine dell’alterco, il 41enne avesse dato uno spintone alla donna scatenando così la reazione di marito e nipote: questi infatti erano passati rapidamente alle vie di fatto armati di bastone, percuotendo il connazionale diverse volte nonché inseguendolo in strada dove l’uomo aveva provato a sottrarsi alla loro furia. L’intervento dei carabinieri di Borgo Mantovano aveva impedito alla vicenda di prendere una piega peggiore; intervento ancor più tempestivo dato che l’aggressione si era verificata a poche centinaia di metri dalla stessa stazione dei militari: il 41enne era stato quindi ricoverato al pronto soccorso di Pieve di Coriano dove gli era stato riscontrato un trauma cranico; gli altri due erano invece stati tratti in arresto. Questi ultimi, comparsi ieri in tribunale per la prosecuzione del processo per direttissima, hanno quindi formulato entrambi richiesta di messa alla prova ai servizi sociali. Su tale doppia istanza il giudice Gilberto Casari si pronuncerà in autunno.