MANTOVA Ieri mattina il ministro per le pari opportunità e famiglia Elena Bonetti e l’on. di Italia Viva Matteo Colaninno si sono recati ai cancelli di via Panizza per un confronto con i dipendenti Corneliani, in presidio da oltre due settimane. Ad accoglierli molti applausi e le parole accorate di Michele Orezzi, segretario territoriale Filctem Cgil, con le quali ha ringraziato Colaninno e Bonetti, tra i primi a interessarsi alla vertenza, e grazie ai quali si è sollevata l’attenzione dell’opinione pubblica e ora anche di Roma. «Ogni giorno di ritardo nella riapertura dell’azienda perdiamo quote di mercato, e posticipiamo le consegne di ordini già ricevuti, la situazione si deve sbrogliare quanto prima», ha dichiarato Orezzi.
È stata quindi la volta del ministro: «Non un ospite, ma un membro della comunità mantovana vicino ai lavoratori, alle loro famiglie, e alle lavoratrici, che con fatica e dedizione conciliano l’attività in fabbrica con quella in famiglia, pilastro della società», come lei stessa ha dichiarato. Bonetti ha portato anche una notizia rilevante per il futuro della storica azienda: grazie alle sollecitazioni che ha mosso in stretta sinergia con Colaninno, il ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli ha spostato il tavolo di discussione del Mise da Roma a Mantova. Un dialogo dedicato, un tavolo che si dovrebbe aprire già i primi giorni della settimana prossima, con la convocazione di tutti i soci per metterli di fronte alle loro responsabilità.
L’obiettivo è intraprendere un percorso col governo per far riaprire il prima possibile lo stabilimento. «Serve un nuovo piano industriale, credibile e sostenibile, un fattore di programmazione nel medio e lungo termine che possa consentire a Corneliani di tornare in attività e avere delle prospettive di crescita. In quest’epoca post-covid, il tessile è uno dei settori più a rischio, e dobbiamo reagire subito per dare un segnale all’intero comparto», ha concluso.
È intervenuto quindi Colaninno con un discorso imperniato sulla lealtà e fiducia reciproca: «Sono ore calde per il futuro di Corneliani, e occorrono delicatezza e rigore nel gestire questa fase. Quando questa mattina il ministro Patuanelli ci ha confermato di aver spostato il tavolo di discussione a Mantova, sono stato molto contento perché è un passo fondamentale e una dimostrazione che gli sforzi intrapresi sinora hanno dato risultati. Non siamo qui per vendere fumo o fare passerelle, chi vuol farsi vedere sicuramente non viene davanti a questi cancelli, perché è una situazione molto, troppo intricata. Noi non abbiamo la soluzione in tasca, ma vi posso assicurare che proseguiremo con voi questo difficile cammino finché non si troverà una svolta. Arriveremo assieme a una meta. È importante – ha concluso Matteo Colaninno – avere la consapevolezza che il cammino istituzionale intrapreso non è semplice, ma lo percorreremo fianco a fianco con serietà e dedizione. Il tavolo è un punto di partenza ma anche il massimo rango istituzionale possibile, e ci permetterà di far sedere assieme tutti i soggetti interessati con l’unico scopo di far riprendere l’attività. Vi assicuro che avete di fronte due che non mollano».