MANTOVA Gli operatori del gruppo scuola di Ats Val Padana, coordinati da Laura Rubagotti – referente Covid-19 di Ats per le scuole – nell’anno scolastico 2021-2022 hanno effettuato attività di sorveglianza sanitaria in tutte le scuole di ogni ordine e grado delle province di Mantova e Cremona. L’attività di contact tracing è stata possibile anche grazie al confronto continuo con i dirigenti scolastici, i referenti Covid, gli Rspp e i medici competenti della scuola. Gli operatori hanno agito in stretta sinergia anche con i medici e i pediatri di famiglia, offrendo un supporto continuo alle famiglie degli alunni al fine di avviare azioni per il tracciamento dei contatti al fine di ricostruire la catena del contagio. Le azioni sono state principalmente adottate con l’obiettivo di garantire una frequenza scolastica in presenza attraverso la promozione della vaccinazione anti Covid nella popolazione scolastica candidabile (alunni e personale) e l’attivazione di misure e progetti di prevenzione e contrasto alla diffusione dei contagi. Sono stati anche organizzati percorsi formativi rivolti al personale docente, agli alunni e alle loro famiglie. Con l’avvio dell’anno scolastico, gli operatori del gruppo scuola hanno inoltre condotto un monitoraggio, in alcune scuole sentinella, con test salivari molecolari, tamponi non invasivi e semplici da utilizzare anche da parte dei genitori.
Tale monitoraggio è stato finalizzato per intercettare precocemente la circolazione del virus sul nostro territorio. Bambini, ragazzi, operatori scolastici e genitori sono stati addestrati circa l’utilizzo dei tamponi salivari, con la finalità di verificare la fattibilità di un percorso di screening sui ragazzi condotto, attraverso la scuola, in potenziale autonomia dalle famiglie. Per effetto del Decreto legge 24 del 24 marzo scorso, significativi sono stati i cambiamenti relativi alla sorveglianza sanitaria in ambito scolastico: la normativa ha previsto infatti che dal 1° aprile 2022 tutti i contatti, indipendentemente dallo stato vaccinale, non fossero più sottoposti a quarantena ma, a partire dal 4° caso nella stessa classe, i contatti dovessero effettuare un periodo di autosorveglianza con obbligo di dispositivo di protezione di tipo Ffp2 per 10 giorni. Per facilitare il monitoraggio dell’andamento pandemico in ambito scolastico, Regione Lombardia ha anche sviluppato e messo a disposizione un portale dedicato; una piattaforma unica su tutto il territorio lombardo, adottata anche da tutte le scuole di ogni ordine e grado di Mantova e Cremona per uniformare le modalità di segnalazione. Ma come è andata la curva dei contagi nelle scuole? «Va sottolineato – spiega Rubagotti – che i dati relativi al quadro pandemico durante l’intero anno scolastico nelle scuole delle province di Mantova e Cremona sono espressione del grande impegno sostenuto dai dirigenti scolastici e dai referenti Covid dei vari istituti scolastici. Dal report curato dall’Osservatorio Epidemiologico di Ats Val Padana diretto dal dottor Marco Villa, si evince che complessivamente, in tutta l’Ats, 30.703 alunni hanno contratto il Covid-19, per un’incidenza stimata al 28,6%. Andando più nel dettaglio per i vari ordini di scuola, il numero assoluto dei contagi, rapportato alla popolazione scolastica corrispondente per fasce d’età, ha interessato principalmente la scuola primaria con 9.979 casi (il 29,5% della popolazione in questa fascia d’età), la scuola secondaria di secondo grado con 9.502 casi (27,6%) e a seguire, la scuola secondaria di primo grado con 6.478 casi (30%) e la scuola per l’infanzia con 4.744 casi (26,8%). Si evince pertanto che, rispetto alla popolazione di riferimento, il virus è circolato maggiormente tra gli alunni delle scuole primarie e delle scuole secondarie di primo grado e che la curva dei contagi ha raggiunto il picco nel mese di gennaio 2022.
Per quanto riguarda la provincia di Mantova il numero assoluto dei contagi ha interessato principalmente la scuola primaria con 5.534 casi (pari al 30% della popolazione in questa fascia d’età), la scuola secondaria di secondo grado con 5.420 casi (29,2%) e a seguire, la scuola secondaria di primo grado con 3.729 casi (31,9%) e la scuola per l’infanzia con 2.541 casi (26,6%). Rapportando i casi alla popolazione nella fascia d’età di riferimento, è stata quindi stimata una maggiore incidenza tra gli alunni della scuola secondaria di primo grado. Il picco di contagi è stato raggiunto nel mese di gennaio».