Disordini e risse in centro a Mantova, i residenti vogliono più sicurezza

MANTOVA – Sono giornate piuttosto movimentate sotto il profilo dell’ordine pubblico quelle che sta vivendo il centro cittadino con una rissa ormai all’ordine del giorno. Ultima in ordine di tempo quella avvenuta tra bande di ragazzini in Galleria Ferri, dove addirittura si è arrivati a sferrare vigliaccamente calci e pugni addosso ad un giovane rimasto a terra. Alla luce di questo ennesimo episodio, gli abitanti della zona tramite l’amministratore condominiale si sono fatti nuovamente sentire con una lettera inviata alle forze dell’ordine e all’amministrazione comunale in cui viene chiesta “un’urgente ed indifferibile presa di coscienza della situazione, con interventi delle forze dell’ordine decisi e massivi, nella modalità che i comandi delle forze dell’ordine riterranno opportuno”. I condomini hanno inoltre preso in esame l’ipotesi di ingaggiare una guardia giurata che piantoni la zona, ma “è impensabile oltre che ingiusto che i singoli proprietari debbano farsi carico di un problema di ordine pubblico irrisolto dalle istituzioni”. Sulla questione è intervenuto anche Pierluigi Baschieri capogruppo Forza Italia Mantova, che già in passato aveva sollevato il problema sicurezza in quella zona del centro città. “Oramai la misura è colma – dice- , i residenti del centro cittadino sono costretti a convivere quotidianamente con le baby gang che stazionano indisturbate da mesi e mesi tra galleria Ferri e piazza 80° Fanteria. Mi dispiace ammetterlo ma la maggior parte dei ragazzi coinvolti sono immigrati di seconda generazione che non hanno alcuna remora e timore delle forze della polizia locale che presidiano la zona nella fascia oraria pomeridiana. Povertà educativa, condizioni economiche precarie, abbandono scolastico, famiglie assenti ed una integrazione sociale quasi inesistente sono un mix letale per questi giovani che tutti i giorni sfogano la loro rabbia con chiunque osi redarguirli. Per rendere l’idea, i residenti in talune situazioni faticano perfino ad entrare nella propria abitazione. Non esiste di certo una soluzione “chiavi in mano”, le istituzioni l’avrebbero già adottata da tempo, ma non si può nemmeno rimanere fermi ed attendere che questi ragazzi abbiano finito di sfogare tutta la loro rabbia sociale in attesa di una loro maturazione che tarda ad arrivare. Non si può nemmeno pensare di rendere la città un reality show riempendola di telecamere che poi nessuno monitora. Pertanto politica ed istituzioni qualche soluzione la devono almeno cercare di trovare, a partire dai presidi fissi di sicurezza della zona che non possono limitarsi a 3/4 ore giornaliere ma devono essere ampliati. Non è nemmeno pensabile che galleria Ferri e corso della Libertà possano essere considerate la stazione degli autobus della città, qualche linea urbana va spostata sin da subito. L’impegno delle forze dell’ordine, in particolare delle unità cinofile, è molto efficace per quei soggetti che consumano o vendono sostanze stupefacenti, allora utilizziamole con maggiore periodicità. Questi ragazzi vorrebbero fare sport e non hanno le risorse per permetterselo, mettiamo in campo i servizi sociali”.