MANTOVA Investire nel benessere degli ospiti e sostenere gli operatori nel loro lavoro quotidiano. E’ quello che intende continuare a fare la Fondazione “Mazzali” nonostante le difficoltà economiche in cui, tutto il comparto delle RSA versa in questo momento.
Nel reparto azheimer è stata realizzata una sperimentazione con l’azienda mantovana, leader nel settore, di Levata di Curtatone, Prosenectute, sull’approccio multisensoriale e sui benefici che si verificano nella cura della persona.
E’ stato testato, alla presenza di tutto il personale che opera nel reparto alzheimer, il carrello multisensoriale, un dispositivo nato per poter unire i benefici senza problemi di spazio, perché racchiude in se molti degli elementi essenziali della multisensorialità, per poter attivare un percorso di riequilibro nelle persone affette da disabilità. Un prodotto completo facilmente trasportabile che consente di essere utilizzato anche durante le attività di messa a letto dell’ospite, oppure durante le fasi di lavaggio e dei pasti per migliorare l’esperienza e trasmettere stimoli controllabili e modulabili per ciascuno dei fruitori. Un approccio relazionale basato sull’accompagnamento e la selezione delle attività da proporre, in una bilancia in equilibrio tra attivazione e rilassamento.
Nella configurazione più completa si hanno a disposizione musicoterapia, aromaterapia, fibre ottiche, proiezioni di immagini e tubo a bolle d’acqua, tutto gestibile da un’unica console con telecomando a infrarossi manovrabile dagli operatori dopo una necessaria e adeguata formazione.
E’ stato anche testato il proiettore interattivo DI.PRO, una nuova tecnologia messa a frutto dalla collaborazione con geriatri, neuroscienziati e medici esperti, che mantiene e migliora gli aspetti cognitivi con possibilità di utilizzo su qualsiasi superficie, il tavolo per chi non può deambulare, il pavimento, e anche il muro per una attività cognitiva dedicata a un gruppo ampio di persone .
E’ un dispositivo che supporta, mantiene e stimola la coordinazione occhio-mano, migliora il movimento e l’interazione sociale adatto dalla fase iniziale a quella avanzata della demenza.
“Visti in concreto i benefici che apportano vorremmo poter inserire anche questi strumenti nella quotidianità dei nostri ospiti – dice la presidente della Fondazione e “Mazzali” Mara Gazzoni -. Dai test effettuati e dalle considerazioni dei nostri operatori sarebbe davvero molto utile, dopo il giardino Alzheimer, uno dei pochi a disposizione di una struttura come la nostra in tutta Italia. Cercheremo le risorse per concretizzare anche questo progetto, molto utile al personale che si prende cura dei nostri anziani, per cui chiediamo aiuto e sostegno anche da parte di sostenitori esterni alla struttura”.
L’azienda Prosenectute, di Mara e Loris Baraldi, è disponibile a diventare partner di progetto. La presentazione dei dispositivi è stata fatta, oltre che dalla titolare, dal dottor Simone Squarza, specialista di prodotto.