MANTOVA Per anni avevano vessato un 55enne di Viadana, costringendolo con le maniere forti a consegnare loro continue somme di denaro. Fino a quando, esasperato, il malcapitato era riuscito di nascosto a dare l’allarme ai carabinieri. In manette, circa le accuse di estorsione, stalking, lesioni personali e violazione di domicilio, erano così finiti due cittadini rumeni residenti entrambi a Castelnovo di Sotto, nel Reggiano: Marian Maziliu, 46 anni e Florica Oncila, 52enne; il primo sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere, la seconda ristretta in regime domiciliare.
Nello specifico i fatti relativi al loro arresto risalivano al 4 novembre 2022 quando la coppia, dopo essere entrata indebitamente e per l’ennesima volta nell’abitazione della persona offesa, le aveva quindi intimato previa minaccia di morte, di consegnare 1.000 euro in contanti. Ma la vittima, costituitasi poi a giudizio come parte civile con l’avvocato Sebastiano Tosoni, era riuscita in qualche modo ad eludere la sorveglianza dei due soggetti provvedendo senza farsi notare ad avvisare telefonicamente un amico il quale a sua volta aveva fatto scattare l’allarme ai militari dell’Arma. Ma il novero delle contestazioni a loro addebitate constava di molteplici altri episodi criminosi. Come ad esempio quello del giorno precedente; il 3 novembre 2022 infatti, il perseguitato era stato dapprima schiaffeggiato dall’altro uomo e, dati i 150 euro che aveva in tasca, indotto poi a seguirlo in corriera fino a Castelnovo. Qui i due erano stati raggiunti anche dalla donna e, ancora tramite botte e minacce, il 55enne era stato così obbligato a prelevare gli ultimi 200 euro sul proprio conto corrente in favore dei taglieggiatori. Nel febbraio dello scorso anno inoltre la 52enne, con cui la vittima aveva avuto in passato una relazione sentimentale, dopo aver convinto l’ex a farsi accompagnare in Romania, in concorso con altre persone rimaste però ignote, l’aveva quindi derubato di 5mila euro, rinchiudendolo altresì per una settimana al freddo in un pollaio, sino a quando la parte lesa non era riuscita a scappare. Finiti a processo con giudizio immediato i due connazionali sono comparsi ieri mattina innanzi al gup Antonio Serra Cassano per affrontare il rito abbreviato condizionato all’audizione della parte offesa: a fronte quindi di una richiesta del pubblico ministero pari a 6 anni di reclusione ognuno, gli imputati sono stati rispettivamente condannati a 5 anni e 8 mesi (Maziliu difeso dall’avvocato Luigi Medola) e 5 anni, 9 mesi e 10 giorni (Oncila con l’avvocato Filippo Moreschi), oltre a 10mila euro di multa ciascuno.