MANTOVA – Vecchie ruggini nel centrodestra che ritornano a distanza di quasi cinque anni. A scatenarle le posizioni del capogruppo azzurro Pier Luigi Baschieri che si era detto favorevole al nuovo Museo Virgilio allestito in un’ala del Palazzo del Podestà. Posizione malvista dalla Lega che, con una nota del responsabile enti locali Adriano Cattaneo aveva in buona sostanza definito Baschieri “stampella” del sindaco Mattia Palazzi, e suo “prossimo alleato”.
Una provocazione che ha mandato in furia il coordinatore provinciale di Forza Italia Michele Falcone, che ora rinfaccia alla Lega la débacle del 2020, e il travaso di voti dal centrodestra all’indirizzo di Palazzi e del Pd.
«Pur da oppositori su molti fronti, e ribadendo i distinguo e le distanze ideologiche che ci dividono dal sindaco Palazzi e dalla politica del Pd, non si può non riconoscere al sindaco di avere fatto interventi strutturali di pregio nella città; un esempio per tutti il Parco di Palazzo Te», spiega Falcone.
Ma aggiunge: molte delle cose fatte da Palazzi «piacciono agli elettori di Forza Italia attuali e potenziali, e sottolineo potenziali perché, e in questo ragionamento provoco ad una riflessione analitica non solo gli amici della Lega, ma il centrodestra tutto, se nel 2020, unico caso da 30 anni a questa parte, il centrodestra a traino Lega non è riuscita ad andare al ballottaggio fermandosi al 22%, è perché, mentre sul tutto il territorio nazionale, nell’ultimo decennio, lo storico 30 per cento medio di Forza Italia si è in parte redistribuito prima verso la Lega, e ora verso Fratelli d’Italia, e quindi all’interno dei confini del centrodestra, diversamente a Mantova un buon 20% ha dato fiducia a Palazzi, vale a dire ex elettori di Forza Italia hanno votato l’attuale amministrazione, pertanto Forza Italia persegue innanzitutto la propria identità moderata e “strizza l’occhio” al proprio potenziale elettorato, ed è con questo potenziale elettorato che noi intendiamo dialogare, così come con le realtà civiche e moderate a noi vicine, non con il Pd», conclude la nota di Michele Falcone.
Insomma, una botta a muso duro, che potrebbe addirittura andarsi a cementare con l’esito del voto di ieri sera in consiglio comunale, dove la mozione presentata da Baschieri per un’azione di project financing sulla ex caserma di largo XXIV Maggio ha incontrato il favore anche della maggioranza di centrosinistra, nonostante due insignificanti emendamenti proposti e recepiti dal sindaco. Emendamenti che nondimeno hanno provocato l’ennesima rottura nella minoranza con l’astensione del gruppo leghista e di “Mantova ideale”. E a questo punto la “crisi” nel centrodestra è certa.