MANTOVA L’esito del voto “politico” sortito dalle urne delle europee non ha mancato di produrre una profonda riflessione in Forza Italia, tanto che ieri sera il coordinamento provinciale si è riunito in via Calvi per fare il punto della situazione. E come sempre accade in simili casi, sotto accusa è “l’allenatore”, ovvero la coordinatrice Anna Lisa Baroni, confermata alla guida del partito mantovano nel congresso celebrato a poche ore dal voto. Lo scarso raccolto di voti personali nella sua corsa a Strasburgo parrebbero evidenziare un’azione ostile nei suoi confronti, di cui si era avuto un segnale già nell’assise congressuale a opera di alcuni soggetti dell’alto mantovano.
Ma, a quanto pare, non si tratterebbe nel caso che della sola azione manifesta di ben altro sotterraneo lavorio per rovesciare gli equilibri interni. Le voci di incontri “carbonari” si susseguono da tempo, e di recente è emersa anche la presunta località di convegno degli anti-Baroni: Felonica. Non un focolaio di rivolta, ma solo un punto di ritrovo lontano da possibili interferenze e occhi indiscreti. Nel mormorio delle indiscrezioni circolano anche alcuni nomi più o meno credibili.
Inevitabile (ma peraltro smentito) il ricorrere del punto di riferimento storico del partito, Enzo Lucchini, oggi però distante da Mantova persino nella residenza, ma anche le allusioni a personalità di vertice, o comunque molto vicine alla stessa coordinatrice. Per certo tuttavia l’on. Baroni gode del favore dei vertici regionali e nazionali azzurri, ed è difficile ipotizzare qualsiasi azione di sfiducia verso di lei.