BASSO MANTOVANO L’azione dei due comuni era ampiamente preventivabile ma è chiaro che rappresenta solo il primo passo in un percorso che porti ad una soluzione definitiva della questione, che ormai – per la frequenza con cui si verifica – non può non preoccupare le rispettive amministrazioni: Ostiglia e Borgo Mantovano hanno infatti avanzato la richiesta dello stato di calamità naturale in seguito al nubifragio di sabato 25 maggio in cui sia la cittadina riveriasca che, nel territorio di Borgo Mantovano, numerose zone di Revere, sono finite sott’acqua con disagi a non finire per i cittadini. Lo stesso primo cittadino di Ostiglia, il neo eletto Valerio Primavori, ha aggiunto che nel contempo è stata inviata a Regione Lombardia la richiesta dello stato di emergenza per i danni subiti dai privati in seguito agli allagamenti delle abitazioni ed esercizi commerciali. I privati potranno recarsi all’Ufficio Tecnico del Comune, a partire da martedì in orario di apertura al pubblico, per la compilazione delle schede rasda relative ai danni subiti e certificati. Resta però il grave problema di una sistema fognario che si sta rivelando obsoleto per assorbire precipitazioni di intensità simile a quella di sabato scorso (o, andando indietro di qualche mese, allo scorso agosto): un problema che era stato sottolineato con forza dal sindaco di Borgo Mantovano Alberto Borsari. Perchè se la pulizia di tombini e caditoie può dare qualche sollievo, è proprio la capacità ricettiva del sistema fognario che si sta rivelando inadeguata per piogge di intensità quasi tropicale.