MANTOVA – Chi ha già deciso e chi no. Molti soggetti politici hanno già formulato le rose dei partecipanti alla competizione elettorale del 12-13 febbraio per il rinnovo del consglio regionale. Nell’alveo del centrodestra hanno già confermato le quattro nomination (due uomini e due donne) Fratelli d’Italia e Forza Italia (per gli azzurri invero si attende lo scioglimento delle riserve del coordinatore cittadino Pier Luigi Baschieri). Manca all’appello solo la componente leghista.
Un coordinamento provinciale tenutosi venerdì non ha dato esito, e solo stasera si riunirà il direttivo provinciale che probabilmente domani ufficializzerà la quaterna dei nominativi. Dei quali, al momento, uno solo è dato per certo, ovvero la ricandidatura del consigliere uscente Alessandra Cappellari.
Anche per i lumbard, come per altre formazioni, sembra comunque certo l’orientamento di assecondare le richieste del territorio, che si riparte fra alto, medio e basso mantovano.
Quanto alle chance di elezione, parrebbe consolidarsi la previsione che attribuisce due seggi al centrodestra e uno al Pd. E seppure siano esigue, coi dati attuali, l’elezione di un forzista, domina l’incertezza fra le altre due componenti: avremo 2 consiglieri meloniani o un meloniano e un leghista? Il complesso meccanismo dei resti la farà certo da padrone.