MANTOVA “Buon compleanno Doc, ovunque tu sia”. Questa la frase ricorrentissima ieri nei canali social in relazione alla data natale del professor Giuseppe De Donno, che proprio ieri infatti avrebbe compiuto 55 anni. Lo pneumologo, già primario del “Carlo Poma” ha infatti lasciato una lunga scia di affezionati sostenitori della sua terapia anti-covid basata sull’uso del plasma iperimmune. Una cura che lo stesso medico aveva definito “miraco – losa”, ma che venne contrastata in ambienti accademici e ospedalieri, prima di trovare quest’anno autorevoli voci di sostegno in ambito s c i e n t i fi c o . Come si ricorderà, De Donno si tolse la vita nella propria abitazione di Curtatone il 27 luglio dello scorso anno a solli 54 anni. La circostanza del suo compleanno è stata comunque largamente evocata e commemorata da numerose personalità anche del mondo politico, fra cui l’ex consigliere comunale Roberto Mari, intimo amico del professore, e dal capogruppo di Fratelli d’Italia Luca de Marchi che ne ha rievocato la statura umana, scientifica e professionale, tardivamente riconosciuta più all’estero