MANTOVA La Tea ha provveduto ad avviare un progetto di messa in sicurezza operativa per la gestione delle acque aspirate dal sottosuolo mediante tre pozzi di emungimento della falda superficiale e due piezometri destinati alla falda profonda. Ma quali sono i tempi ed i costi per il recupero della salubrità dell’intera area? Una risposta che i mantovani attendono dalle promesse dell’ultima campagna elettorale». L’interrogativo è lanciato dal capogruppo di Forza Italia Pierluigi Baschieri in relazione all’area della multiutility in parte utilizzata dal Comune come parcheggio per i residenti di vicolo Stretto e dintorni, già occupata dall’officina del gas sin da metà ’800, e pesantemente compromessa nel sottosuolo.
Tantopiù che lo stesso sindaco Mattia Palazzi aveva presenziato alla presentazione del progetto di rigenerazione urbana, di cui però si stenta, a detta del capogruppo azzurro, a percepire gli sviluppi. Un piano ambizioso fermo alla parziale bonifica, ma ben lontano dal vedere realizzato quanto si vedeva nei cinematografici rendering.
Un progetto ambizioso che puntava a rigenerare l’area che dal 1864 al 2006 è stata l’officina del gas della città con impianti dedicati ad alimentare il servizio di illuminazione e il riscaldamento delle abitazioni civili, oltre a essere centro di stoccaggio del carbone che inizialmente avveniva per la via d’acqua. «Di questo progetto, promosso dal sindaco Palazzi e anche dal presidente Tea Massimiliano Ghizzi, da tutto il Pd e dalla Lista Gialla non si sa più nulla. Scomparso dai radar della politica locale e dai tanti dibattiti organizzati in città, meglio non risvegliare la memoria degli elettori», aggiunge critico Baschieri.
In qualità di presidente della commissione ambiente «credo che sia doveroso interpellare l’assessore all’ambiente Andrea Murari, sempre attento alle bonifiche del petrolchimico, che non perde occasione di informare la città sull’avanzamento delle bonifiche e sui contenziosi in essere con le aziende responsabili di aver inquinato l’area» conclude Baschieri.