MANTOVA Camilla Filippi, l’attrice bresciana protagonista anche della serie tv “Tutto può succedere”, fa jogging sul lungolago di Mantova. È una delle prime scene de “Il Processo”, la serie televisiva le cui prime due puntate andranno in onda venerdì 29 novembre, in prima serata, su Canale 5. La città virgiliana è l’assoluta protagonista degli otto episodi, ognuno della durata di 50 minuti, del legal che ruota intorno alla morte di una 17enne di Cesole. Oltre alla Filippi, del cast fanno parte anche Vittoria Puccini e Francesco Scianna, con la regia di Stefano Lodovichi.
“C’erano altre concorrenti in lizza per diventare il set di questa serie, altre città d’arte dell’area padana”, ha confidato il sindaco Mattia Palazzi in occasione dell’anteprima al cinema Ariston, “da queste anticipazioni sono molto orgoglioso di come sia stata resa la nostra città. È un’occasione di promozione e di recupero della consapevolezza, nei nostri concittadini, del rapporto con l’acqua che abbraccia la città storica. Devo ringraziare anche la troupe per il rispetto con il quale ha lavorato nei nostri luoghi”.
Mantova ha battuto anche Roma. “Fin dall’inizio l’idea era di andare fuori dalla capitale”, ha proseguito Tommaso Arrighi, produttore esecutivo di Lucky Red, per la prima volta partner di Mediaset, “quello dell’acqua è un aspetto che è cresciuto nel corso delle tre settimane che abbiamo trascorso nella città virgiliana”.
I prodotti televisivi seriali valorizzano sempre di più i territori. “Il Processo” è Mantova”, ha aggiunto Daniele Cesarano, direttore fiction Mediaset, “tante serie sono fin troppo romanocentriche. È un dovere dell’industria italiana promuovere le proprie bellezze che possono essere così esportate anche attraverso l’audiovisivo”. “Mi sono innamorato di Mantova un anno fa”, ha detto il regista, nonché storico dell’arte, Stefano Lodovichi, “I luoghi scelti come set, molto spesso, richiedono un adattamento del lavoro. In questo caso invece ogni ambiente e scorcio era in una completa armonia e sintonia di colori”. “Mantova mi ha aiutata a far emergere ancora meglio il mio personaggio”, ha concluso Camilla Filippi, “è ora che rimanga una memoria storica anche della popolazione del Nord del nostro paese”.