La spesa tricolore fa flop a Mantova

MANTOVA Un carrello della spesa contraddistinto dai colori della bandiera italiana. È il logo che identifica l’iniziativa del Governo il trimestre anti-inflazione per favorire il contenimento dei prezzi e tutelare il potere di acquisto dei consumatori, specialmente delle famiglie, al fine di contrastare la spinta inflazionistica ed evitare che diventi strutturale. La (falsa) partenza era prevista per il 1° ottobre ma a Mantova, come in tante altre città italiane, i cartellini dei prezzi con il carrello bianco, rosso e verde sono davvero pochi. Nonostante la proclamata adesione da parte della maggior parte dei gruppi della grande distribuzione sui banchi dei supermercati sono pochi i prodotti scontati. La prima difficoltà è stata la comunicazione. L’iniziativa sarebbe dovuta partire in un giorno festivo, per questo non c’è stato il tempo necessario per allestire gli scaffali. Solo da un paio di giorni, quindi, si sono cominciati a vedere i primi cartelli promozionali dell’iniziativa, almeno in alcuni punti vendita, che però riportano l’inizio della scontistica a partire dal 9 ottobre. Confusione anche da parte dei consumatori. «Non sapevo nulla di questa iniziativa», dice Paolo, alle prese con il carrello della spesa. Chi chiede informazioni agli addetti alle vendite viene rimandato ai responsabili dei punti vendita che rispondono con in mano le comunicazioni arrivate dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. «Stiamo aspettando ancora delucidazioni«, ci dicono. Diverse le opzioni a disposizione per calmierare i prezzi: prezzi fissi, promozioni, iniziative sui prodotti a marchio del distributore (private label), carrelli a prezzo scontato o unico. «Penso di non usufruire di questa promozione – afferma Marianna -, molti prodotti che verranno scontati non fanno parte del mio normale carrello della spesa, frutta e verdura per esempio sono esclusi». «L’unico piacere della vita che ci è rimasto è la tavola e non ho intenzione di risparmiare proprio su quello che mangiamo», aggiunge Francesca, accompagnata a fare la spesa dal marito Giovanni. Non va meglio nelle farmacie per i prodotti per l’infanzia e la cura della persona. «Finora ho trovato scontati solo prodotti di scarsa qualità – afferma Carla -, Non è così che si aiuta il consumatore». Contenta invece mamma Gemma: «l’opportunità di acquistare i pannolini per i miei due gemelli a prezzi calmierati avrà sicuramente un impatto positivo sul nostro bilancio familiare».
Tiziana Pikler