MANTOVA Sei lavoratori in nero, oltre 20mila euro di sanzioni per tre ristoranti, uno dei quali nel frattempo è stato chiuso. È il bilancio dei controlli effettuati lo scorso fine settimana dai carabinieri di Mantova i loro colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro nell’ambito di un servizio teso a contrastare il lavoro irregolare nelle attività di ristorazione. Nel mirino dei militari sono finiti tre distinti locali tra ristoranti e bar, che sarebbero comunque tutti riconducibili ad un’unica proprietà. La situazione più grave è quella che è stata accertata al ristorante I Feudi, locale di via Accademia, in pieno centro storico. Qui nella serata di venerdì scorso, nel pieno della movida del week-end concomitante con il festival della letteratura, che seppure in maniera ridotta causa Covid-19 ha attirato in città un discreto numero di visitatori, i carabinieri hanno trovato tre lavoratori che non risultavano nella documentazione obbligatoria su un totale di quattro dipendenti. Per questo motivo hanno proceduto alla chiusura del locale, che potrà riaprire solo una volta che sarà stata regolarizzata la posizione dei tre dipendenti in nero. Nel frattempo i titolari dovranno pagare una sanzione di poco più di 10mila euro. Stessa somma complessiva per le sanzioni comminate ad altri due locali ispezionati sempre venerdì scorso dai carabinieri mantovani sempre insieme ai colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro. Uno di questi è il bar ristorante La Colonna, a Cerese, dove sono stati trovati due lavoratori in nero sui 15 presenti all’interno del locale. Altro lavoratore in nero e altra multa per l’Amalfitano in strada Circonvallazione Sud. Amalfitano e La Coloonna hanno evitato la chiusura perché la percentuale di lavoratori in nero che vi sono stati trovati rientra nel margine di tolleranza per il quale viene evitata la sospensione dell’attività, ciò che invece è stato registrato ai Feudi di via Accademia.