MANTOVA – I giovani aspiranti avvocati e i praticanti sono sul piede di guerra a fronte delle more in cui la loro professione è costretta a navigare per le decisioni dell’esecutivo nazionale. Oggi, domani e giovedì 17 dicembre si sarebbero dovute svolgere in tutt’Italia le prove scritte dell’esame di avvocato per oltre ventimila praticanti in Italia. Ma il governo ha deciso di non rispondere ai giovani professionisti e di lasciarli ancora appesi nell’incertezza. Da qui un’azione simbolica di protesta. «Sarebbe stata l’occasione di prendere finalmente in seria considerazione una riforma dell’esame, ma ci saremmo accontentati di una risposta, di una data e di misure di prevenzione sanitaria da parte del ministro Bonafede – riferisce il consigliere della Lega Eugenio Anceschi –. Per questo anche la Lega Giovani di Mantova ha deciso di farsi avanti e sostenere i giovani praticanti avvocato, con un presidio davanti al Tribunale di Mantova che avrà luogo questa mattina a mezzogiorno». (m.v.)