MANTOVA Nei giorni scorsi si è tenuto alla fondazione Univermantova il convegno dal titolo “Il biotestamento: confronti sugli aspetti giuridici e pratici”, organizzato dalla sezione mantovana di Aiga (Associazione italiana giovani avvocati).
Sono intervenuti come relatori Pier Paolo Muiá del Foro di Firenze, Paolo Lorenzo Gamba del Foro di Milano, l’assessore al welfare Andrea Caprini e Laura Rigotti, direttore delle Cure palliative. Ha moderato l’avvocato Alessandro Piccinini presidente Aiga Mantova, e l’avvocato Valeria Chioda della giunta nazionale Aiga.
Il convegno ha affrontato le novità introdotte dalla legge 219/2017, che garantisce l’opportunità a ogni persona, mediante consenso informato, di decidere anticipatamente quali trattamenti sanitari intende accettare o rifiutare nel caso in cui venga meno la sua capacità di intendere e volere.
Inoltre tale legge ha introdotto la cosiddetta Dat (Disposizioni anticipate di trattamento), vale a dire dichiarazioni di volontà che un soggetto può formalmente esprimere per l’eventualità di trovarsi in uno stato di incapacità di autodeterminarsi, in ordine al consenso o al rifiuto di ricevere trattamenti terapeutici e sanitari, con la facoltà di nominare un fiduciario che lo rappresenti e ne faccia le veci nei confronti del medico e della struttura sanitaria.
Libertà di cura “estrema” nel convegno Aiga
Effetti della legge 219