Infermieri: l’Ordine rinnova gli organismi e lamenta turni onerosi

MANTOVA – Presso la sala delle Capriate in Piazza Leon Battista Alberti si è svolta l’assemblea dell’Ordine delle professioni Infermieristiche di Mantova. La relazione del presidente Andrea Guandalini si è incentrata sulle principali tematiche che hanno caratterizzato le più difficili situazioni che hanno coinvolto la professione infermieristica e le organizzazioni sanitarie e assistenziali, sia ospedaliere che territoriali. L’assistenza infermieristica si è resa cruciale e determinante per la sopravvivenza degli assistiti, gli infermieri hanno portato avanti con competenza e professionalità un enorme fardello in termini di richieste di competenza clinica, assistenziale, relazionale ed empatica, sottoposti alla complessità anche emotiva di un carico assistenziale che perdura a tutt’oggi dall’esordio della pandemia (dal febbraio 2020).
Oltre all’approvazione dei bilanci, si sono affrontate tematiche come l’insufficiente numero di infermieri e l’aumento dei carichi assistenziali e dei turni di servizio, si è poi ricordato la gravissima carenza iniziale di Dpi nelle corsie ospedaliere e nelle residenze sanitarie assistenziali.
Si sono affrontate quindi tematiche legate ai turni con fasce orarie prolungate fino a 12 ore per gli infermieri in servizio; il carico assistenziale centrato sugli ospedali, aggravato anche dall’assenza del profilo di infermiere di famiglia e di comunità.
Lamentata inoltre la mancanza di un coordinamento infermieristico in Ats, anche di raccordo con gli infermieri del territorio (adi); a seguire, la richiesta di accreditamento e validazione della tessera Siss anche per gli infermieri che operano per contribuire al tracciamento dei tamponi antigenici e molecolari. Un occhio di riguardo alle richieste di sostegno alle infermiere madri, e si è dibattuto sulla mancata valorizzazione degli infermieri del Ssr, e l’erogazione “una tantum” del compenso agli infermieri del comparto pubblico (meno di 1000 euro a luglio 2020). Da sottolineare, la presenza di giovani all’interno degli organi? appena eletti.