MANTOVA – Archè lancia il suo nuovo progetto “Mani Aut” per favorire il benessere dei bambini con autismo: al via la raccolta fondi per sostenerlo. Protagonista uno studio sperimentale che agisce sull’apparato gastrointestinale attraverso la riflessoterapia plantare. I trattamenti vengono gestiti dall’équipe multidisciplinare di Arché e sono gratuiti per le famiglie. Prende vita “Mani Aut”, il nuovo progetto della cooperativa sociale Archè di Castel Goffredo dedicato ai bambini e bambine con disturbo dello spettro autistico. Frutto dell’iniziativa dell’équipe multidisciplinare che intreccia il consultorio familiare “Ghenesis” e il gruppo Autismo, servizi gestiti dalla stessa Archè, “Mani Aut” si configura come uno studio sperimentale che ha come obiettivo cardine quello di agire attraverso la riflessoterapia plantare sull’apparato gastrointestinale di bambini con diagnosi di autismo favorendo in loro miglioramenti significativi. Archè è da tempo impegnata sul fronte dell’abilitazione e riabilitazione di bambine/i e ragazze/i con autismo e “Mani Aut” scaturisce proprio dall’attenzione rivolta nei confronti di numerosi studi di carattere scientifico che dimostrano una forte correlazione tra il disturbo dello spettro autistico e la presenza di difficoltà a carico dell’apparato gastrointestinale, aspetto confermato dagli stessi professionisti che operano in Arché. La riflessoterapia plantare si configura come una terapia olistica che attraverso la pressione e lo sfioramento di precise zone del piede riesce a stabilire un equilibrio all’interno dell’organismo. Il nuovo progetto messo in campo mira quindi a favorire il benessere dei bambini, promuovendo effetti positivi sulla loro vita sociale e non di meno sulla stessa sfera familiare.