MANTOVA Se il piano della mobilità sostenibile (Pums) è la traccia da perseguire, sembra chiaro che l’obiettivo di tenere ai margini della città il traffico di raggiungimento sia lo scopo. Automezzi Nei parcheggi scambiatori serviti da bus navetta, e nel centro, per quanto possibile, si va sulle due ruote. Del resto, a detta della stessa Legambiente, che stila ogni anno le classifiche delle città più a portata di pedoni e biciclette, Mantova risulta in vetta alle classifiche nazionali per il numero di piste ciclabili.
Dunque, le corsie riservate agli spostamenti ecologici ci sono. Mancano semmai gli utenti, che assai spesso preferiscono le tradizionali quattro ruote. Ma a smuovere umori e prevenzioni, pare sia intervenuta negli ultimi mesi la tendenza alla bici elettrica, o a dir meglio con pedalata assistita. Prova sia l’apertura di altri tre negozi (a Cittadella, in piazza Don Leoni e a Borgo Angeli), e un crescente interesse per questa viabilità alternativa confermata dallo stesso assessore comunale al traffico Iacopo Rebecchi.
«La maggior parte delle bici vendute nel giro di pochi anni saranno a pedalata assistita – spiega l’assessore – e ciò permetterà a tutti di spostarsi con poca fatica e lungo distanze maggiori. Tutte le aziende sia di bici, ma anche automobilistiche, stanno investendo molto sul settore in vista di un boom che in altri paesi, come Germania ed Austria, è già una realtà».
Rebecchi prevede che non solo i cittadini prediligeranno la bici per più rapisi spostamenti urbani, ma anche certi servizi verranno svolti con mezzi non motorizzati: «La e-bike a servirìanno anche per il trasporto di merci con le cargo bike che si stanno già diffondendo nelle grandi città. Il nostro investimento in ciclabili tiene presente anche questo prossimo futuro dell’elettrico, tanto che a Mantova hanno aperto nell’ultimo anno 3 negozi specializzati in e-bike, segno che anche gli operatori del settore vogliono investire su questo settore».